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    GROSSO SCAZZO CON BALO – “VAI A CASA!”, IL TECNICO DEL BRESCIA FABIO GROSSO CACCIA DAL CAMPO UN INDOLENTE BALOTELLI – ALL’ORIGINE DEL NERVOSISMO DELL’ATTACCANTE LA SUA ESCLUSIONE DAI TITOLARI DALLE PROVE TATTICHE IN VISTA DELLA SFIDA CON LA ROMA - CELLINO: "NULLA DI GRAVE MA DOPO VERONA MARIO NON HA PIU’ SORRISO" - IL PRECEDENTE IN NAZIONALE DURANTE LA GESTIONE PRANDELLI...


     
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    Matteo Brega e Gian Paolo Laffranchi per la Gazzetta dello Sport

     

    balotelli balotelli

    Sono quasi le 16 quando Fabio Grosso grida a Mario Balotelli un' indicazione che potrebbe fraintendersi tattica: «Vai!».

    Non in fascia, non in verticale.

     

    Nello spogliatoio. Balotelli esegue, passa a cambiarsi e mentre i compagni sono ancora in campo per gli ultimi minuti della seduta, lascia Torbole Casaglia in auto. È il culmine di una serie di allenamenti che al tecnico del Brescia non sono piaciuti. Svogliato, non sufficientemente sintonizzato sull' intensità richiesta dall' allenatore: per questo è stato allontanato ieri pomeriggio.

     

    grosso grosso

    La sensazione che ha trasmesso Balotelli è stata di indolenza, soprattutto dopo aver appurato che a Roma, alla ripresa del campionato, non dovrebbe giocare titolare. «Non ero al campo, Grosso non mi ha chiamato, devo dedurre che non sia nulla di grave - ha spiegato Massimo Cellino cercando di minimizzare -. In ogni caso dopo Verona Mario non ha più sorriso». Il riferimento del presidente del Brescia va a quel pomeriggio del 3 novembre.

     

    balotelli balotelli

    Mario che stoppa la palla, la raccoglie con le mani e la scaglia verso la Curva dei tifosi Hellas. Sarà che ha perso il sorriso, fatto sta che fino a quella partita Balotelli ha segnato due gol, entrambi ininfluenti, contro proprio i gialloblù e il Napoli. Dentro al momento teso della squadra lui non ha saputo ancora ergersi a punto di riferimento come forse ci si aspettava. E l' aiuto reciproco (noi aiutiamo Mario, lui aiuta noi) si è visto poco. Cellino ha cambiato allenatore lasciando a casa Eugenio Corini e puntando su Fabio Grosso. Il quale, evidentemente, ha libertà di scelta nell' accettare o meno i comportamenti in allenamento di Mario o dei suoi compagni. La speranza è che l' evento di ieri possa far fiorire nel numero 45 la voglia di prendersi ciò che per ora ha solo sfiorato. Lo spegnimento graduale a cui è andato incontro in questi giorni sarà anche figlio di scelte tattiche che iniziano a essere delineate.

     

    grosso grosso

    Grosso ha provato la coppia Donnarumma-Torregrossa ripetutamente per la trasferta di Roma e questo potrebbe averlo innervosito. Qualche passaggio sbagliato dai compagni lo ha portato a sbuffare. Voleva rincorrere la fiducia di Grosso per una maglia da titolare e il risultato è stato l' opposto. Eppure non va dimenticato che dopo i 45' giocati contro il Torino e il cambio, Mario è rimasto in panchina a seguire la partita.

     

    Insomma, margini ce ne sarebbero. Cellino mercoledì aveva tenuto a rapporto la squadra al centro sportivo. Non una reprimenda, ma una chiamata (di nuovo) alle responsabilità di ognuno per rimettere in piedi una situazione che rischia di collassare. L' ultimo posto in classifica (seppure con una gara in meno) è forse l' ultimo dei problemi vista la classifica infeltrita. Urge di più ritrovare lo spirito compatto di una squadra che sette mesi fa festeggiava una promozione in A e che adesso combatte per ritrovare al suo interno l' equilibrio.

     

    L' allontanamento di ieri dalla seduta ha portato a galla ancora una volta la fragilità di Balotelli. Per questo motivo la speranza del club è che possa servire da rinvigorente per una reazione che in molti si augurano. Se Balotelli avrà capito, già da oggi lo dovrà dimostrare. Se invece non lo avrà compreso, sarà stato il primo capitolo di un lungo addio.

     

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    Lungo perché la situazione contrattuale è articolata e dispendiosa. Mario otterrà il rinnovo automatico dell' attuale accordo solo in caso di salvezza del Brescia. Ma il suo contratto scadrà comunque il 30 giugno 2020 e se le parti in causa sceglieranno di interrompere a gennaio (o prima, o dopo) il rapporto di lavoro sarà solo attraverso una risoluzione. Il che significherebbe sedersi a un tavolo e arrivare a una giusta cifra di buonuscita che accontenti tutti.

     

    MARIO BALOTELLI MARIO BALOTELLI

    A meno che, e per ora all' orizzonte non si intravedono, spuntino squadre interessate a lui. Al momento questa ultima ipotesi porterebbe solo all' estero e in Paesi molto lontani dall' Italia. Restando sulla stretta attualità, gli occhi saranno puntati su Torbole Casaglia anche oggi per vedere come si svolgerà l' allenamento del day after . Chissà che non sia uno degli ultimi visto che molto probabilmente verranno montati i pannelli per evitare «fughe di notizie». Anche se in questo caso si sarebbe dovuta coprire la voce di Grosso in una stanza insonorizzata...

     

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