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    GUAI GROSSI PER MARINA: LA MOGLIE DI GUARGUAGLINI RINVIATA A GIUDIZIO - L’EX AD DI SELEX ALLA SBARRA PER UN PRESUNTO GIRO DI FATTURE FALSE: IL PROCESSO INIZIERA’ IL PROSSIMO 9 APRILE - A GIUDIZIO ANCHE L’EX DIRETTORE COMMERCIALE MANLIO FIORE - L’IMPRENDITORE DI LERNIA E L’EX CONSULENTE DI FINMECCANICA COLA HANNO PATTEGGIATO UN ANNO DI PENA - LE FATTURE FALSE SAREBBERO SERVITE A CREARE FONDI NERI…


     
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    da Corriere.it

    Guarguaglini e Marina Grossi di Emanuele Fucecchi per Il FattoGuarguaglini e Marina Grossi di Emanuele Fucecchi per Il Fatto

    Il gup del tribunale di Roma, nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti Enav, ha disposto il rinvio a giudizio per Marina Grossi, l'ex amministratore delegato di Selex e moglie dell'ex presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. Le contestazioni per la manager riguardano un presunto giro di false fatture. Il procedimento nel suo complesso riguarda gli appalti Enav. Alla sbarra anche l'ex direttore commerciale di Selex, Manlio Fiore.

    MARINA GROSSIMARINA GROSSI

    L'AZIENDA PARTE CIVILE - L'imprenditore Tommaso Di Lernia e l'ex consulente di Finmeccanica hanno patteggiato la pena a un anno di reclusione. La sentenza è stata emessa dal giudice Caivano nell'ambito dell'udienza all'esito della quale è stato deciso il rinvio a giudizio della Grossi. Nel processo, che comincerà il 9 aprile prossimo, la Selex è stata ammessa come parte civile. L'azienda è rappresentata dall'avvocato Carlo Marchiolo.

    Secondo il capo d'imputazione, Di Lernia, d'accordo con Cola, che a sua volta avrebbe agito d'intesa con Grossi e Fiore, avrebbe emesso fatture per circa due milioni e 400 mila euro, tra il febbraio 2009 ed il maggio 2010, per operazioni fittizie. E la condotta risulta aggravata - secondo i magistrati della pubblica accusa - dal fatto che è stata commessa al fine di creare fondi neri destinati anche a pubblici ufficiali ed incaricati di pubblico servizio per il compimento di atti contrari ai loro doveri di ufficio.

    GUARGUAGLINI E MARINA GROSSIGUARGUAGLINI E MARINA GROSSI MARINA GROSSI E PIER FRANCESCO GUARGUAGLINIMARINA GROSSI E PIER FRANCESCO GUARGUAGLINI

    FATTURE - Di Lernia e Cola sono stati chiamati a rispondere del reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti perché, in concorso tra loro, anche «al fine di consentire alla Print l'evasione delle imposte dirette e indirette», si sono avvalsi di «fatture relative ad operazioni inesistenti emesse nel 2009 dalle società cipriote Antinaxt Trading Limited con sede in Nicosia, Cipro, per un ammontare pari a euro 3.393.560 euro e dalla società Esmako Limited per un ammontare pari a 1.385.822,80».

     

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