Salvatore Riggio per corriere.it
PEP GUARDIOLA
Non finiscono mai i guai al Manchester City. Dopo i problemi con le sponsorizzazioni e la squalifica di due anni dalle Coppe europee decretata dall’Uefa (proprio mercoledì è stato formalizzato il ricorso al Tas), è la volta di Pep Guardiola. Il tecnico catalano non fa in tempo a godersi il record d’essere diventato - con il 2-1 a Madrid sul Real - il più vincente negli scontri diretti in Europa (28, contro i 27 di Ancelotti, Ferguson e Mourinho), che finisce sotto minaccia hacker.
Secondo quanto riferisce il Sun, al tecnico del Manchester City sono state sottratte delle email con dettagli personali, informazioni sui propri giocatori e sui trasferimenti. Insomma, dati riservati, anzi riservatissimi. Non solo. Perché l’hacker aveva anche trovato i numeri di telefono dei giocatori dei Citizens e quindi, potenzialmente, avrebbe potuto ricattare anche loro, visto che avrebbe voluto vendere le email di Guardiola al prezzo di 100mila sterline (poco più di 118mila euro).
guardiola
I fatti risalgono al 2017, quando l’hacker lavorava per il Manchester City come collaboratore in un’azienda esterna. «Questa è la cosa più semplice che abbia mai dovuto fare», ha detto l’uomo agli inquirenti. Inoltre, per due giorni nel luglio 2017 ha effettuato l’accesso all’account Pep dal suo cellulare, scaricando email personali, scambi di trasferimenti riservati e l’intera rubrica. Poi ha ammesso di aver visto le chat relative all’ex difensore dell’Ajax, Matthijs De Ligt e all’ex difensore del Borussia Dortmund, Sokratis Papastathopoulos. Il greco è finito all’Arsenal nel 2018, l’olandese è stato invece acquistato dalla Juventus la scorsa estate.
guardiola
«Guardiola non sa che tutte queste informazioni che ho prelevato sono memorizzate nel suo account email», ha aggiunto l’hacker. «Secondo me ha scaricato i suoi contatti sul suo cellulare senza accorgersene». L’allarme della tentata truffa è stato dato dal Manchester City e per diversi giorni gli investigatori hanno lavorato sul caso, per poi individuare l’uomo.
guardiola noel gallagher
L’inchiesta è ancora in corso, come fa sapere il Sun. «Non è facile contrastare queste cose, soprattutto se a violare la propria fiducia è un tuo collaboratore esterno. Una volta terminato il rapporto con quella società esterna, non eravamo ancora a conoscenza dei gravi crimini che il loro dipendente avrebbe commesso mentre lavorava con noi e dei successivi presunti tentativi di trarre profitto da quei crimini», le parole di un dirigente del Manchester City.
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