Maria Rosa Tomasello per “la Stampa”
L'ultimo tentativo per trovare casa dentro il Parlamento europeo il Movimento 5 Stelle l' ha fatto con il Gruppo della sinistra unitaria europea (Gue), a cui ha chiesto di unirsi incassando però in meno di 24 ore, racconta il quotidiano spagnolo El Diario, una risposta negativa. Una proposta inaccettabile per partiti «di tradizione marxista e antifascista» come Podemos, Die Linke e Syriza, per niente interessati a ritrovarsi sui banchi di Strasburgo accanto a chi governa l' Italia con un partito considerato di estrema destra come la Lega di Matteo Salvini.
BEPPE GRILLO VOLEVA REFERENDUM PER USCIRE DALL EURO
Nelle sue peregrinazioni alla ricerca di un raggruppamento, per i Cinque stelle è stato l' ennesimo rifiuto dopo avere già bussato di porta in porta, ricevendo ogni volta un diniego più o meno esplicito all' ingresso dei suoi 14 eurodeputati. A partire dal «no» più indigesto, quello dei Verdi. Ora il rischio è che il partito che detiene la maggioranza nel Parlamento italiano resti fuori dai giochi che contano, soprattutto quelli per spartirsi i vertici delle commissioni. Il movimento non si dà per vinto. Ieri fonti interne hanno fatto sapere che il termine trascorso del 25 giugno per comunicare la formazione dei gruppi «è solo amministrativo» e che è in corso una riflessione prima di rendere nota la collocazione europea.
BEPPE GRILLO E BANDIERA EUROPA
Ma il tempo corre verso la data fatale, quella del 2 luglio, quando si terrà a Strasburgo la prima assemblea plenaria e i giochi saranno fatti. In mancanza di accordi, per il movimento si profila l' ipotesi peggiore: la collocazione nel gruppo misto, una comitiva di parlamentari sparsi senza alcuna possibilità di giocare una partita negli equilibri parlamentari, e in più senza la dotazione di fondi che spetta ai gruppi.
Il regolamento è chiaro: per formare un gruppo sono necessari 25 parlamentari, eletti in almeno sette diversi Stati, obiettivo che appare difficile da raggiungere. Ricreare le condizioni della legislatura conclusa è impossibile: il Brexit Party di Nigel Farage, erede di quello Ukip con cui i Cinque Stelle erano alleati, ha 29 deputati, ma potrebbe presto lasciare il Parlamento con l' uscita del Regno Unito dalla Ue.
BEPPE GRILLO IN EUROPA
Un solo partner, del resto, non sarebbe sufficiente a formare un gruppo visto che gli altri vecchi compagni di viaggio, a partire dal tedesco Adf, si sono già accasati diversamente. Al M5s non è rimasto che cercare altri alleati, ma ogni tentativo è fallito. Hanno detto no i Verdi, quelli su cui il Movimento aveva puntato con più convinzione. Fuori gioco anche i Liberali, oggi guidati dal partito del presidente francese Emmanuel Macron, che già in passato avevano declinato l' interesse. Esclusi per divergenze politiche e culturali i Popolari e i Socialisti.
luigi di maio e alessandro di battista in auto 4
E' stato respinto anche il tentativo di virare verso Ecr, i Conservatori e riformisti europei, compagine formata dai partiti di estrema destra europea, Fratelli d' Italia compresi, dove a chiudere la porta sarebbe stato proprio il partito di Giorgia Meloni. Per questo ai partiti del Gue dev' essere sembrata singolare la richiesta del M5s: anche la più spericolata delle acrobazie deve rispondere alle leggi di gravità.