GIANNI ZONIN E SAMUELE SORATO
Sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza nei confronti dell'ex presidente Gianni Zonin, dell'ex dg Samuele Sorato, oltre che di Giuseppe Zigliotto, Andrea Piazzetta e Massimiliano Pellegrini, i sequestri conservativi disposti dal Tribunale nell'ambito dell'inchiesta sul crac della Popolare di Vicenza. Si tratta di importi di 350mila euro per ciascuno dei 5 imputati, relativi alle spese del giudizio calcolate finora, per un totale quindi di 1 milione 750mila euro.
L'accusa ha chiesto il processo per 7 ex dirigenti, tra i quali l'allora presidente Gianni Zonin.
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Il provvedimento è stato chiesto dai magistrati perché gli accertamenti svolti dalle 'fiamme giallè avevano rilevato una serie di azioni di trasferimento e dismissione delle disponibilità patrimoniali da parte degli imputati. Per questo, la Procura di Vicenza ha ravvisato «la fondata ragione» che potessero mancare o si disperdessero le garanzie per il pagamento della pena pecuniaria, delle spese di procedimento e di ogni altra somma dovuta all'erario dello Stato in relazione all'inchiesta.
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Si tratta tuttavia di una parte residuale, si precisa dalla Procura, in quanto solo ciò che resterà dopo il pagamento delle spese di giudizio e comunque relative al procedimento potrebbe essere utilizzato per risarcire i danneggiati dalla banca, somma di gran lunga inferiore, si stima, rispetto agli importi del danno. Il gip ha quindi disposto i sequestri conservativi nei confronti di 5 dei 7 imputati complessivi, per un importo ciascuno di oltre 346.000 euro.
I sequestri hanno riguardato disponibilità finanziarie detenute presso intermediari bancari, beni immobili e mobili registrati di proprietà e partecipazioni possedute in imprese e sono stati eseguiti dai finanzieri in varie località italiane ( Vicenza, Milano, Treviso, Padova, Venezia, Roma e Siena).
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