Thomas Page per “CNN”
pranksters e grateful dead a hollywood
Una notte del 1960, il fotografo Lawrence Schiller si svegliò per via di rumori in giardino. Sentiva gente ridere, la sentiva gettarsi in piscina. Uscì e trovò i Merry Pranksters, la squadra di giullari contro-culturali al seguito dello scrittore Ken Kesey, che avevano deciso di fargli visita in preda all’acido. Non si ricorda se anche lui si spogliò nudo, ma di sicuro saltò nell’acqua con loro.
D’altronde, aveva dato il suo indirizzo. Lo avevano autorizzato a documentare la loro vita in quell’estate dell’amore, perché di lui si fidavano. Dalla troupe partì l’estetica del movimento hippie, l’idea della conoscenza tramite LSD. Parliamo di 51 anni fa e ora
pranksters allo studio di schiller
Schiller rivisita quei tempi pubblicando le sue foto (e quelle di Allen Ginsberg) insieme
“The Electric Kool-Aid Acid Test” di Tom Wolfe, ovvero “Acid Test al Rinfresko Elettriko”, il reportage-romanzo della psichedelia diventato classico della letteratura americana, .
Schiller incontrò i Pranksters a Novembre 1965, ma aveva già documentato il movimento alla Berkeley University e l’uso di LSD. Ricorda :«La gente che avevo fotografato a
in preda agli acidi negli anni 60
Berkeley e Los Angeles non aveva il senso del limite. Rischiavano davvero grosso, non sapevano se le pasticche facessero male o meno, e i ‘viaggi’ non venivano mai supervisionati, il che faceva diventare molti studenti degli psicotici. I Merry Pranksters, e Ken Kesey avevano un approccio diverso, sperimentavano gli acidi in situazioni controllate». Immortalò la festa delle feste LSD, nel giorno di Halloween 1966.
further il bus della controcultura
Sarebbe possibile oggi fare lo stesso lavoro? «Assolutamente no. Quel giornalismo non esiste più. Dovevi vivere con gli artisti, assorbire le loro convinzioni, non giudicarli e non avere preconcetti».
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