1. "L' HO DENUNCIATO E LUI MI HA MANDATO I CARABINIERI A CASA"
Giuseppe Baldessarro per ‘la Repubblica’
DRESS CODE DEI CORSI FRANCESCO BELLOMO
«Mia figlia sta meglio. Bene, ma non ancora benissimo. Ha ripreso a mangiare, e a studiare. Un' ora al giorno. Poca roba rispetto a quanto studiava in passato, ma è un altro passo verso la normalità».
Parla con voce titubante il padre che ha denunciato il consigliere di Stato Francesco Bellomo. Sua figlia, lui stesso e sua moglie, ora «vogliono dimenticare» e tornare alla vita normale. Mentre lui parla la moglie continua a dirgli «chiudi il telefono, non parlare con i giornalisti».
Come sta oggi sua figlia?
«È ancora in cura, entra ed esce dall' ospedale tutte le settimane. Fa sedute con gli psicologi, nonostante sia passato un anno dai fatti. Sta provando a raccogliere i cocci di una vicenda che ha lasciato macerie. Ma la prego, di più non mi faccia aggiungere. Questa storia le ha distrutto la vita e continua a lasciare per strada cicatrici che faticano a guarire.
francesco bellomo
E ogni volta che se ne parla le ferite tornano a riaprirsi».
Sua figlia studia di nuovo?
«Ci sta provando, un po' per volta. Spero che ce la faccia. Tenga conto che lei, laureata alla Cattolica di Piacenza, è stata premiata come una delle 12 migliori allieve di tutti corsi, non solo quello di legge, e di tutta Italia. Ha fatto l' apprendistato come avvocato.
Ha frequentato la scuola di Parma per due anni. Solo dopo è cominciata l' avventura di "Diritto e scienza". Ma ora noi vogliamo solo la sua serenità, passo dopo passo».
Quando ha deciso di denunciare Bellomo?
«Guardi, non posso aggiungere altro se non che mia figlia è stata sotto ricatto per troppo tempo».
dopo i seminari di francesco bellomo 2
Cosa ricorda dei carabinieri che bussavano alla sua porta?
«Sono venuti più volte, mandati da lui, volevano che mia figlia firmasse un atto di conciliazione. Sono venuti a maggio, e poi a ottobre, ma lei era in ospedale».
Cos' è successo quando sua figlia ha staccato i cellulari?
«Sì, ha cambiato il cellulare, ha cancellato l' account su Facebook, per non essere raggiunta in alcun modo, ma lui ce l' ha fatta lo stesso attraverso i carabinieri».
Bellomo ha fatto esposti contro lei e sua figlia chiedendo100mila euro di risarcimento.
«Solo 100mila? Voleva molto di più. Sta provando tuttora a distruggerle la vita. Ma quello che ho fatto lo rifarei ancora».
Cosa spera oggi?
«Di tornare alla nostra serenità. Ma è ancora troppo presto per dimenticare».
dopo i seminari di francesco bellomo
2. L' ASPIRANTE MAGISTRATA " COSÌ IL PROF MI MINACCIAVA"
Liana Milella per ‘’la Repubblica’’
« Il consigliere Bellomo mi ha rivolto anche minacce dirette. C' è stato un periodo in cui aveva iniziato a trattare anche al corso e a parlare con me di autotutela. Prefigurava la possibilità che anche il mio caso sarebbe finito sulla rivista». Ecco il drammatico interrogatorio della studentessa che teme di finire, come le sue colleghe, su " Diritto e scienza", la rivista della scuola.
La clausola del fidanzato
« Ho iniziato a frequentare il corso nel 2014- 2015 a pagamento. Non avevo fatto domanda per la borsa di studio in quanto alcune clausola, come l' obbligo di segretezza, avevano destato in me perplessità.
Avevo letto il caso di una collega che era stata sottoposta a due prove, un giro in macchina a velocità elevata e una passeggiata in una zona urbana connotata da microcriminalità ». La studentessa descrive Bellomo « docente di tutte e tre le materie, diritto civile, penale, amministrativo, l' impressione è che lui facesse tutto » .
È il factotum di " Diritto e scienza". « Ho espresso perplessità sul dress code obbligatorio. Sulla clausola del fidanzato non sollevai obiezioni perché non ero fidanzata. Bellomo mi ha detto che potevo mantenere rapporti amichevoli con lui, studente dello stesso corso, facendomi capire che non raggiungeva il punteggio algoritmico sufficiente per poter avere una relazione sentimentale».
dopo i seminari di francesco bellomo
Le lacrime al ristorante
« Siamo andati a cena. Mi ha chiesto l' elenco dei miei ex. Ne è nata una discussione perché non gli avevo detto di aver avuto un incontro intimo con il mio ex. Bellomo si è alterato, io ho pianto. Quella sera, con un bacio, è iniziata la nostra relazione. Mi ha detto che era una grande opportunità per me e che se le cose non fossero andate bene ognuno sarebbe tornato alla sua vita ». La relazione diventa morbosa.
«Mi chiese di non avere più contatti con il mio ex. Dopo un contatto con lui Bellomo si è arrabbiato dicendomi "pacta sunt servanda"».
La rottura e gli attacchi di panico
Nell' aprile 2016 cominciano gli «screzi». Entra in scena il «mediatore » Nalin. «Quando mi fu detto che avrei dovuto parlare di cose intime con lui ho avuto un attacco di panico. Bellomo mi dice che stava chiudendo il numero della rivista che si era occupata del caso di un' altra ragazza e che c' era spazio anche per me. Protestai perché c' era il nome dell' interessata». La rivista era pubblica, ma poi lo fu « solo tramite codici e password » . Bellomo « dice che i miei comportamenti fanno parte del medesimo disegno criminoso. Mi contesta il reato di truffa. Minaccia il trattamento sanitario obbligatorio e lo sputtanamento sulla rivista».
dopo i seminari di francesco bellomo
Le pressioni sull' Arma
Gli ufficiali dell' Arma applicano una vecchia norma e bussano più volta a casa della ragazza. Ma scrivono al procuratore di Piacenza Cappelleri: « In modo autoritario e in più occasioni Bellomo ha detto che la procedura doveva proseguire nel modo più assoluto e che non sarebbero più stati tollerati ritardi e/o omissioni. Ha anche prospettato una serie di accorgimenti per raggiungere lo scopo di notificare l' invito a comparire, contattare i vicini, i parenti, i familiari sulle utente a noi note».
La seconda ragazza
La storia si ripete con un' altra studentessa. « Bellomo invitò ciascuna borsista ad assegnare punteggi all' attuale o all' ex fidanzato. Era lui a stabilire se si potesse continuare a frequentarli e a rivedere i punteggi. Gli raccontai poco della mia privata perché mi resi conto che era solito commentarli con altre. Mi riprese perché avevo risposto solo il giorno dopo a un suo sms.
Per il mio tenerlo a distanza mi disse che se avessi voluto crescere sul piano professionale avrei dovuto seguire le regole, fidandomi di lui. Attivai sul cellulare il " rifiuto di chiamata" per le continue insistenze a riprendere il rapporto personale. Uscì un articolo sulla rivista e mi riconobbi nella descrizione. Il mio nome era richiamato in una mail in terza persona».
La difesa del mediatore
francesco bellomo ai seminari con canotta bianca e giacca di pelle
È una sequela di niet l' interrogatorio del pm Nalin, in stretti rapporti con Bellomo. «Ero solo il coordinatore della rivista. Sapevo che lì sarebbero state analizzate vicende personali con metodo scientifico.
Ai corsisti era richiesta un' immagine ordinata, pulita, di bellezza globalmente intesa. Non ero a conoscenza di clausole su gonne corte. Mi sono offerto come mediatore quando i rapporti tra una studentessa e Bellomo sono divenuti tesi, Era convinta che Bellomo fosse l' uomo della sua vita ed era preoccupata per la situazione».
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