Sara Gandolfi per il “Corriere della Sera”
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«Aspiriamo al pieno protagonismo delle donne». Con questa frase semplice, Rosario Murillo Zambrana, «primera dama» del Nicaragua e da ieri candidata alla vicepresidenza, ha dato voce a qualcosa di più che una speranza: è un vero e proprio avvertimento. La potentissima compagna che dal 2007 gestisce il potere a Managua accanto a Daniel Ortega, l' ex rivoluzionario ed eterno leader sandinista, non si accontenterà per sempre di restare all' ombra del suo uomo o di qualsiasi altro presidente.
Sembra di leggere un copione in salsa latina di House of Cards , ma in Nicaragua le trame politiche sono perfino più complicate. E dietro l' angolo, 37 anni dopo la cacciata di Somoza, s' intravede la nascita di una nuova dittatura, familiare.
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Settimana scorsa, Ortega ha «cancellato» con un colpo di mano l' opposizione parlamentare, a tre mesi dalle elezioni in cui punta al terzo mandato consecutivo: la giunta direttiva dell' Assemblea nazionale, dominata dal suo Fronte sandinista di liberazione nazionale, ha destituito 28 deputati eletti nel 2011 nelle fila del Partito liberale e del Movimento rinnovatore sandinista .
Ieri è arrivata la nuova, e attesa, prova di forza. La scelta di Rosario, 65 anni, come partner del ticket presidenziale è la conferma di un «regime di coppia» che da tempo si spartisce il potere in Nicaragua, senza esclusione di colpi bassi.
Tutti i ministeri e gli enti autonomi sono agli ordini della sposa, mentre gli organi dello Stato, come la Corte suprema di giustizia e la Procura generale, rispondono alla «vecchia guardia» fedele a Ortega.
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«La primera dama sta consolidando la sua influenza - assicura l' ex deputato José Pallais - mettendo persone di sua fiducia nei posti chiave delle istituzioni». Perlopiù donne, che lentamente prendono il sopravvento sugli ex quadri guerriglieri della rivoluzione sandinista.
Che la signora Rosario fosse una dura è cosa nota. Quando Ortega tornò alla guida del Paese nel 2007 - dopo aver governato il Paese per 11 anni, dal 1979 al 1990, e dopo 17 anni all' opposizione - dichiarò subito che avrebbe condiviso il potere con la moglie, la «superministra». Rosario gli è sempre rimasta formalmente fedele.
Perfino quando una dei suoi otto figli accusò il patrigno, Daniel, di ripetuti abusi sessuali: la madre la definì una bugiarda e Zoilamerica finì in esilio in Costarica. «Noi donne siamo delle combattenti, abbiamo la possibilità, il dovere e il diritto di occupare posizioni decisionali», ha detto ieri la first lady. Il settantenne Daniel è avvertito .
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