Stefano Arcobelli per http://questionedistile.gazzetta.it/
mark spitz
Lo chiamavano Spitzeros i compagni che lo odiavano perché vinceva sempre. Non è latino, semmai ebreo di origine, e californiano di residenza. Se fosse stato italiano avrebbe cambiato la città di nascita: Modesto.
Oggi compie 70 anni. Deve il suo mito ai 7 ori con altrettanti record ai Giochi di Monaco 72, quelli tragici dell’attentato terroristico di Settembre nero, e di Novella Calligaris, che conquistò 3 medaglie. “Con 7 ori Phelps è il secondo uomo ad aver messo piede sulla luna, con 8 il primo ad essere arrivato su Marte”. Phelps ci riuscì a Pechino nel 2008: con i costumoni. Spitz nuotava con lo slippino. Alberto Castagnetti diceva scherzosamente di lui a proposito della velocità dell’americano: “A Monaco, nel 1972, ero in batteria con Mark Spitz. Lo vidi allo start, poi lo rividi solo in serata… al Villaggio”.
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Spitz dirà, invece: “Le medaglie pesano. È dura tenere tutte le medaglie al collo e rimanere diritti. Mi dispiace per Phelps, ogni volta che si legge sui giornali ci trova anche me, come se avesse due nomi. Speravo di vivere abbastanza per vedere battere il mio record. Questi primati sono stati un traino di popolarità del nuoto fino a Pechino 2008, quindi io ho vinto ancora. Mi sono sempre sentito come un fabbricante di auto: ne ho costruita una perfetta”.
mark spitz
Sposato con Susie ha due figli. Ai Giochi di Messico ’68 conquistò un argento e un bronzo (100 farf. e 100 sl) e due ori in staffetta. Poi a Monaco si rese protagonista dei trionfi nei 200 farfalla (2’00″70), 200 sl (1’52″78), 100 farfalla (54″27), 100 stile libero (51″22), 4×100 sl (3’26″42), 4×200 sl (7’35″78), 4×100 mista (3’48″16). Oltre alle 11 medaglie olimpiche ha migliorato 26 primati mondiali individuali. E’ stato per 7 volte anche primatista mondiale con la 4×100 sl, 4×200 e 4×100 mista del Santa Clara e della nazionale americana.
A 22 anni decise di ritirarsi (salvo un tentativo clamoroso di rientro nel ’91 per qualificarsi ai Giochi di Barcellona) per tuffarsi nel mondo del business delle telecomunicazioni. E’ stato anche attore, protagonista di serie tv. E’ attualmente ambassador di Arena, che contribuì a lanciare con Host Dassler nel 1973. C’è sempre un po’ d’Italia per lui.
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