Marco Giusti per Dagospia
heart of the sea
I balenieri di Heart of the Sea di Ron Howard fiocinano e affondano Chiamatemi Francesco di Daniele Luchetti. 1 milione 618 per Heart of the Sea contro 1 milione 349 per Chiamatemi Francesco, inoltre il primo fa 3000 euro a sala, mentre il secondo 1900. Non sono bastate, purtroppo, le 700 sale al Papa Francesco della Taodue per battere le 500 sale del potente e cafonissimo Chris Hemsworth, in versione baleniere che tira la fiocina come fosse il martellone di Thor, nel neanche troppo riuscito filmone di Ron Howard.
heart of the sea
Certo, grazie al ponte dell’8 dicembre, Chiamatemi Francesco potrà avere ancora un bel po’ di pubblico, anche se intanto oggi esce Il Professor Cenerentolo di Leonardo Pieraccioni, e poi, si sa, è un film televisivo che occuperà quattro serate, ma di certo con un budget, dichiarato, di 15 milioni di euro (ma sarà vero?), dopo un lancio così importante e l’occupazione di ben 700 sale ci si aspettava molto, ma molto di più. Più che probabile che arrivi a tre milioni di euro, ma non troppo di più con tutto quello che arriva a Natale.
CHIAMATEMI FRANCESCO
Uno sbaglio, probabilmente, piazzarlo i primi di dicembre pensando di poter intercettare i pellegrini del Giubileo. E’ vero che va tutto malissimo, ma ormai non ha tante chance di poter fare più di Matrimonio al Sud con Massimo Boldi, uno dei pochi successi della stagione. Ciro Ippolito manda a dire che sarebbe stato più utile fare interpretare il papa direttamente a Boldi. Se a Mediaset piangono, però, neppure i produttori di Heart of the Sea hanno grandi motivi di allegria, visto che il film, costosissimo, un giocattolino da 100 milioni di dollari, ha incassato solo 17 milioni di dollari nella sua prima in 38 paesi, e di questi 3 in Corea, 2 in Russia, 1,8 in Messico.
chiamatemi francesco
Certo, deve ancora uscire in America, in Giappone, in Cina, in Francia, ma le premesse non sono proprio favorevoli. Dietro a Heart of the Sea e a Chiamatemi Francesco troviamo Il viaggio di Arlo a 1 milione 135 mila euro , poi Hunger Games: il canto della rivolta parte 2 a 574 mila. Seguono il film dei cuochi Il sapore del successo con 546 mila euro, il thriller demoniaco Regression di Alejandro Amenabar (se vede, dai…) a 537 mila euro, l’ottimo e paurosissimo The Visit di M. Night Shyamalan a 427 mila euro.
THE VISIT
In America, invece, dove non è ancora uscito il film di Ron Howard vince per la terza settimana di seguito Hunger Games: il canto della rivolta 2 con 18, 6 milioni di dollari per un totale di 227 milioni. Non è il trionfo che ci si aspettava, ma il film non è certo un capolavoro. E’ una rivelazione, invece, Krampus di Michael Dougherty con Toni Collette, una commedia horror natalizia, con una famigliola invasa da un Babbo Natale cattivo, che supera il dinosauro della Pixar e si piazza al secondo posto con 16 milioni di dollari di incasso.
hunger games il canto della rivolta parte 2 2
Visto che ne costava solo 15 è un trionfo assoluto. Lo seguono a pari incasso, 15, 5 milioni Creed con Sylvester Stallone, arrivato ormai a 65 milioni e Il viaggio di Arlo, arrivato a 75 milioni. Quinto è 007 Spectre con altri 5, 4 milioni per un totale americano di 184 milioni di dollari. E ricordo che ne costa 300.
Tra le uscite limitate il bellissimo Hitchcock/Truffaut di Kent Jones, documentario sul celebre incontro-intervista tra i due registi, arriva a 30 mila dollari con tre sale, Youth di Paolo Sorrentino al suo esordio americano sotto la bandiera della Fox Searchlights, fa 80 mila con quattro sale, cioè benissimo, Macbeth con Michael Fassbender 67 mila con 5 sale. E da oggi parte ufficialmente la battaglia di Natale.
youth la giovinezza sorrentino 5 youth la giovinezza sorrentino 2 YOUTH LA GIOVINEZZA PAOLO SORRENTINO youth di paolo sorrentino