PLATINI
Guido De Carolis per il “Corriere della Sera”
Detronizzato con disonore, Le Roi torna all’assalto per riconquistare il castello. Un verbale di 23 pagine datato 12 novembre 1998 potrebbe riabilitare Michel Platini, accusato di aver intascato un pagamento di 1,8 milioni di euro da Sepp Blatter nel 2011, per una consulenza tra il 1998 e il 2002.
Il giornale francese Le Journal du Dimanche cita un documento che proverebbe l’accordo tra l’allora neo presidente della Fifa Blatter e l’ex juventino. Finora s’era parlato solo di un contratto verbale e non esisteva prova scritta. Il verbale sarebbe stato firmato all’Hotel Sheraton di Stoccolma dal presidente Uefa Lennart Johansson, appena battuto nella corsa alla Fifa da Blatter appoggiato da Platini.
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Al tavolo con Johasson era presente anche il vice presidente Uefa (e Fifa) Antonio Matarrese. «Non ho mai sentito niente del genere. Poi a che titolo una consulenza alla Fifa di Platini nel 1998 avrebbe dovuto riguardare l’Uefa? Platini non ricopriva alcun ruolo nell’Uefa a quei tempi. Ho sentito che lo stesso Johansson non ne sa nulla».
Però nel documento citato dal giornale francese si fa riferimento a un capitolo dal titolo «Questione chiave: il ruolo di Michel Platini». E qui si legge del «supporto fondamentale dato da Platini alla campagna elettorale di Blatter. Per questo in futuro lavorerà per la Fifa». Scritta così è comprensibile perché l’Uefa e soprattutto Johansson, sconfitto da Blatter, si siano interessati al futuro di Platini, al tempo presidente del Comitato organizzatore di Francia ’98.
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«Questa relazione rinvenuta negli archivi Uefa è una benedizione del cielo», ha detto Platini ai suoi più intimi amici. Di certo è la pietra su cui poggerà la difesa del tre volte Pallone d’Oro per scardinare le accuse di Vanessa Allard, l’avvocato di Trinidad e Tobago che su indicazione del Comitato etico della Fifa porta avanti l’inchiesta su Blatter e Platini. Sospesi entrambi per 90 giorni, saranno giudicati a Zurigo tra il 16 e il 18 dicembre. La candidatura dell’ex juventino alla presidenza Fifa (si vota il 26 febbraio) è ancora sub judice, ma un’assoluzione lo rilancerebbe.
Se Platini prova a sorridere, a rischiare grosso sono Russia e Qatar che si sono aggiudicati i Mondiali 2018 e 2022. Il pericolo di revoca è altissimo, perché 16 dei 24 membri del Comitato esecutivo Fifa che li assegnò sono stati arrestati, indagati o sospesi.
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L’Inghilterra perse l’organizzazione del torneo del 2018, gli Stati Uniti quella del 2022 e il Dipartimento di Giustizia americano sostiene che 9 membri della Fifa furono comprati. Si muovono ora anche gli inglesi e Lord Ken Macdonald, ex direttore della Procura della Corona, al Sunday Times l’ha detto chiaro: «L’obiettivo degli inquirenti americani è rivoltare la Fifa, considerata oggi un’organizzazione criminale».
antonio matarrese