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    VENGO ANCH'IO! - I BENETTON NON CE LA FANNO A STARE LONTANI DAL PONTE, E NONOSTANTE I PROCLAMI GRILLINI, NON SOLO PRESENTANO DUE PROGETTI PER LA RICOSTRUZIONE (UNO DI RENZO PIANO), MA POTRANNO LAVORARE ALLA DEMOLIZIONE! NEL DECRETO È STATA CANCELLATA L'ESCLUSIONE DELLA SOCIETÀ AUTOSTRADE. IL TESTO LO HA SCRITTO FORZA ITALIA. E IL 'SALVINIANO' TOTI È SEMPRE STATO FAVOREVOLE ALLA PACE COI BENETTON…


     
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    1. GENOVA: DALLA REVOCA ALLA RIAMMISSIONE NELLA GARA PER LA DEMOLIZIONE, LA CAPRIOLA DEL GOVERNO SU AUTOSTRADE

    Gianmichele Laino per www.giornalettismo.com

     

    TONINELLI TONINELLI

    La verità, probabilmente, sta nel fatto che Autostrade ha presentato al commissario per la ricostruzione del ponte Morandi Marco Bucci – sindaco di Genova – un piano per la demolizione troppo vantaggioso. Soltanto in questo modo si può spiegare l’emendamento che ha corretto il decreto Genova e che permetterà alla società di poter partecipare alla gara per la demolizione del viadotto.

     

    Il ritorno in pista di Autostrade per la demolizione del ponte Morandi

    BRUNO VESPA DANILO TONINELLI CON IL PONTE MORANDI CROLLATO BRUNO VESPA DANILO TONINELLI CON IL PONTE MORANDI CROLLATO

    Sorprende, evidentemente, perché il Movimento 5 Stelle in primis – ma tutto il «governo del cambiamento» – avevano promesso il veto sulla società Autostrade dopo la tragedia dello scorso 14 agosto. Il gruppo guidato dalla famiglia Benetton era diventato il capro espiatorio di ogni cosa ed era stato trattato come l’unico bersaglio da dare in pasto all’indignazione popolare, partendo dalla revoca delle concessioni voluta in prima persona dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, passando per l’assoluta esclusione dal bando per la ricostruzione del ponte.

     

     

    Tuttavia, nei giorni scorsi, Autostrade aveva in ogni caso presentato la sua proposta al commissario Bucci, mostrando con convinzione due piani di ricostruzione del viadotto (il primo, su progetto Aspi, della durata inferiore a un anno, il secondo con il progetto di Renzo Piano superiore ai 12 mesi) e, soprattutto, un convincente piano per la demolizione del ponte, con la limitazione ai massimi dei danni alle case che si trovano ancora al di sotto del viadotto Polcevera (e il salvataggio di 110 appartamenti).

     

     

    L’emendamento al decreto Genova che permette ad Autostrade di demolire il ponte

    luciano giuliana gilberto benetton luciano giuliana gilberto benetton

    Da qui, con ogni probabilità, arriva la ratio che c’è dietro al comma 7 del primo articolo del decreto, che cancella l’esclusione di Autostrade dalle «operazioni propedeutiche e connesse» alla ricostruzione del ponte. Il relatore del decreto, l’esponente del Movimento 5 Stelle Gianluca Rospi, ha spiegato che Autostrade potrà prendersi carico soltanto della rimozione delle macerie dell’abbattimento del ponte Morandi. Ma, in realtà, la formulazione del decreto – così com’è – permette alla società di intervenire in molte più operazioni.

     

    Una nuova capriola, quindi? Sembra proprio di sì, anche per le modalità politiche con cui si è arrivati all’emendamento: la scrittura del testo, infatti, è stata realizzata da Forza Italia, il partito del governatore della Liguria Giovanni Toti, da sempre aperto all’affidamento della demolizione del ponte Morandi ad Autostrade.

    toti sopralluogo ponte morandi toti sopralluogo ponte morandi

     

     

    2. AUTOSTRADE INSISTE E PRESENTA IL PROGETTO PER RICOSTRUIRE IL PONTE DI GENOVA

    Da www.agi.it

     

    Autostrade insiste e presenta il progetto per ricostruire il ponte di Genova

    Nove mesi per il nuovo ponte. Autostrade per l’Italia non vuole uscire di scena e tira dritto, torna ad assicurare al commissario per la ricostruzione Marco Bucci di essere in grado di demolire e ricostruire il viadotto sul Polcevera entro 9 mesi dalla approvazione e dalla disponibilità delle aree.

    ponte morandi genova 6 ponte morandi genova 6

     

     

    È infatti arrivata la conferma della consegna del progetto che Aspi ha messo a punto per il ponte che prenderà il posto del Morandi: la documentazione è arrivata al sindaco e commissario Bucci nella serata di lunedì, e al momento non può fare altro che essere accantonato vicino alle altre proposte inviate. Sul progetto - spiega il Sole 24 Ore - Autostrade "è pronta ad impegnarsi contrattualmente al rispetto dei tempi indicati, fornendo garanzie economiche". La società si dice inoltre "disponibile a sviluppare eventuali ulteriori ipotesi progettuali", laddove richieste dal Commissario.

     

    incontro con renzo piano toti bucci castellucci 1 incontro con renzo piano toti bucci castellucci 1

    Una sfida al governo

    Una mossa, quella del Cda, con cui la società Aspi prova a battere il governo sul tempo. Tuttavia, l'ipotesi di un coinvolgimento di Autostrade, come più volte ribadito dall'esecutivo, è probabilmente l'unica voce del decreto Genova che non subirà alcun tipo di variazione.

     

     

    Del resto - spiega Il Secolo XIX - il sindaco del capoluogo ligure e Commissario straordinario, Marco Bucci, a margine degli Stati generali dell'economia a Certosa, ha ribadito il diktat del governo. Quanto alla valutazione dei progetti, ha ricordato anche che "noi manderemo alcune 'lettere d'invito', quindi ci sono progetti che stanno arrivando senza invito e altri che arriveranno 'su invito', ma le valutazioni le faremo alla fine".

    GIOVANNI TOTI RENZO PIANO MARCO BUCCI GIOVANNI TOTI RENZO PIANO MARCO BUCCI

     

    Negli stessi minuti, nel corso del medesimo appuntamento, il presidente di Confindustria Genova, Giovanni Mondini era tornato però ad auspicare il coinvolgimento di Aspi nella realizzazione del nuovo viadotto. Auspicio a cui il sindaco ha poi risposto, sollecitato dai cronisti: "Io lascio sempre tutte le porte aperte, non ne chiudo mai una. Alla fine vedremo di scegliere quella migliore".

     

    Cosa prevede decreto Genova

    L’atteso decreto sul viadotto Morandi prevede che il commissario straordinario affidi "la realizzazione delle attività concernenti il ripristino del sistema viario ad uno o più operatori economici che non abbiano alcuna partecipazione, diretta o indiretta, in società concessionarie di strade a pedaggio, ovvero siano da queste ultime controllate o, comunque, ad esse collegate, anche al fine di evitare un indebito vantaggio competitivo nel sistema delle concessioni autostradali".

     

    Nel decreto inoltre il "concessionario del tratto autostradale" è definito "responsabile dell’evento". E "entro 30 giorni dalla richiesta del commissario straordinario" verserà "sulla contabilità speciale le somme necessarie alle spese di ricostruzione dell’infrastruttura e del connesso sistema viario".

     

    di maio conte salvini di maio conte salvini

    Infine sono previsti indennizzi per gli sfollati di 2.025,50 euro al metro quadro ai quali si aggiungono, in base a una legge regionale, l'indennità di 45 mila euro e quella per l'improvviso sgombero di 36 mila euro. Le indennità saranno a carico di Autostrade ma in caso di omesso versamento entro i termini previsti subentrerà il commissario.

     

     

    Nuova giornata di interrogatori

    In tribunale, intanto, nuova giornata di interrogatori: davanti ai magistrati sono comparsi la “super manager” Assunta Luisa Perrotti, capo dipartimento del ministero delle Infrastrutture, e Fabio Brancaleone, docente alla Sapienza e ingegnere della Edingegneriadi Roma, che nel 2017 realizzò su richiesta della società Autostrade uno “studio” sui tiranti del Morandi.

     

     

    I due sono stati sentiti come persone informate sui fatti: in particolare, alla Perrotti, è stato chiesto chi del ministero fosse a conoscenza del progetto di “retrofitting” sul viadotto (quello che doveva partire in autunno) e chi avesse visto gli studi di Cesi e Politecnico che indicavano problematiche per la tenuta del ponte.

     

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