Ilaria Sacchettoni e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
GIUSEPPE SAIEVA PROCURATORE DI RIETI 2
Fondi stanziati e dispersi. Scuole, caserme e chiese riedificate ma non adeguate ai criteri anti sismici. Appalti per pochi soliti noti. La procura di Rieti recluta l' elite investigativa: saranno i carabinieri del Ros - gli stessi che hanno condotto l' inchiesta di Mafia Capitale - a svolgere una serie di accertamenti su quanto accaduto prima che la scossa del 24 agosto scorso distruggesse interi borghi in provincia di Rieti e in provincia di Ascoli.
Lo faranno analizzando quanto accaduto sugli edifici pubblici e sulle case private. Ieri sono scattati numerosi sequestri di abitazioni crollate o lesionate ad Accumoli e Amatrice. Alla fine i magistrati vogliono che tutti i fascicoli custoditi negli archivi del catasto e del genio civile relativi agli immobili coinvolti nel disastro vengano acquisiti e controllati per verificare l' esistenza di eventuali irregolarità.
giuseppe saieva
L' entità del sisma
Un lavoro che dovrà servire anche a stabilire se la tragedia del sisma poteva, in parte, essere evitata applicando le norme sulla prevenzione rese più severe dopo il terremoto dell' Aquila. Il dubbio è stato sollevato dai pubblici ministeri - Cristina Cambi, Lorenzo Francia, Raffaella Gammarota e Rocco Maruotti - coordinati dal procuratore Giuseppe Saieva.
Monumento di Cola dell Amatrice distrutto
Per questo - prima di decidere l' eventuale coinvolgimento di progettisti, collaudatori e amministratori pubblici - sarà ordinata una perizia. Un sismologo dovrà analizzare l' andamento dell' onda sismica e dare un parere sulla forza d' urto delle scosse avvicendatesi nella zona il 24 notte. Mura e tetti adeguati avrebbero potuto salvare vite? Che impatto hanno avuto le scosse su edifici costruiti al risparmio o addirittura abusivamente? É chiaro che la risposta a queste domande potrebbe contribuire a orientare l' inchiesta.
La doppia linea dei pm
FUNERALI DI AMATRICE
Non è un mistero, infatti, che mentre gli uffici giudiziari di Rieti hanno imboccato la via del disastro colposo, quelli di Ascoli Piceno hanno aperto un fascicolo generico (modello 45) che neppure autorizza a fare un sequestro di macerie. E se i pm coordinati da Giuseppe Saieva stanno redigendo un elenco completo delle vittime, predisponendo anche gli accertamenti, ad Ascoli la scelta è stata «di non interferire ulteriormente con il dolore delle famiglie» e dunque di non procedere alle autopsie.
Ieri i carabinieri hanno consegnato un fascicolo con le foto di alcuni edifici pubblici dove non ci sono state vittime e abitazioni crollate provocando invece numerosi morti.
Obiettivo: individuare quegli immobili dove si è costruito un tetto di cemento armato su mura che evidentemente non potevano sostenerlo.
SCUOLA AMATRICE
Le palazzine Ater
A Rieti è stata invece la giornata dei sequestri. I vigili del fuoco hanno messo i sigilli ad alcuni edifici, villini, abitazioni sbriciolate dalle scosse. La scelta a campione appare vincolata a esigenze operative: si sono sottoposte a sequestro quelle case che non impattano con una viabilità già disastrata. Si è avuta anche la conferma del crollo di due palazzine dell' Ater, l' ex istituto delle case popolari.
Si tratta di due edifici della fine degli anni Settanta che erano stati messi in vendita e acquistati dalle famiglie. Dicono dagli uffici della Provincia: «Si sono afflosciate su se stesse, come fossero sprofondate». Una descrizione che ricorda un po' quello che è accaduto con l' Hotel Roma, l' albergo che è crollato quasi ripiegandosi su se stesso, uccidendo i suoi ospiti.
OSPEDALE AMATRICE
L' architetto indagato
Molto bisognerà controllare, soprattutto per quel che riguarda gli esperti che hanno seguito o effettuato i lavori. Le prime verifiche degli investigatori sui progettisti che si sono occupati della ristrutturazione degli edifici poi crollati o lesionati, fanno emergere la posizione dell' architetto Carlo Abbruzzese, dirigente della Provincia che ad ottobre sarà processato per abuso d' ufficio e falso. Accusato di aver contraffatto alcuni documenti catastali per favorire i proprietari di immobili permutati proprio con alcuni locali della caserma.
AMATRICE
Il sospetto degli inquirenti è che gli «interventi» per falsificare gli atti relativi a edifici pubblici e privati siano stati numerosi e siano serviti a dimostrare l' effettuazione di interventi antisismici in realtà mai realizzati. Di questo si occuperà pure l' autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone.