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    LE VACANZE AL TEMPO DELL'ISIS - UN ANNO DI ATTENTATI HA LASCIATO IL SEGNO IN TURCHIA, TUNISIA ED EGITTO - CROLLO IN FRANCIA MA SPAGNA, ITALIA, GRECIA FANNO IL PIENO DI VISITATORI - BOOM CUBA: PIU’ 17% - TRA LE METE ALTERNATIVE IRAN E BIRMANIA


     
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    Francesco Mimmo per “la Repubblica”

     

    Mare, ok. Ma Bodrum o Ibiza? Oppure una capitale europea, Parigi magari: qualche giorno nella Ville Lumière poi un parco divertimenti per i bambini. Un giro in Costa azzurra? Nell’estate 2016 ci sono stati fattori nuovi nella risposta a queste domande. Attentati, instabilità politica, la crisi dei migranti hanno infatti cambiato la geografia delle vacanze. Quanto ha contato la sicurezza, la paura o anche solo la psicosi di attacchi terroristici? Una risposta la danno i numeri.

    VACANZE VACANZE

     

    Turchia, Tunisia, Egitto sono in forte calo di presenze. Vola il turismo in Spagna e, in misura minore, in Italia e in Grecia. Crolla la Francia. Un fenomeno che coinvolge, nel bene e nel male, tutta Europa. E oltre, perché l’instabilità di una parte di mondo così densa di attrazioni turistiche, ha allargato la sua influenza dall’estremo Oriente ai Caraibi. Vediamo perché.

     

    Il turismo è un business florido. Secondo l’agenzia Onu per il turismo (Unwto) il numero di vacanzieri nel mondo è cresciuto nel 2015 del 4,4%, il sesto anno di crescita consecutivo, che ha portato il numero di turisti a 1,1 miliardi di persone. Un trend destinato a proseguire.

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    Ma all’interno di questo insieme ci sono molte variabili. Le crisi geopolitiche lo sono. Ma ora la minaccia alla sicurezza ce l’abbiamo alle porte di casa. Gli attacchi dell’Is a Parigi, Bruxelles e Nizza. Prima gli attentati in Tunisia. Gli aerei caduti in Egitto, il golpe fallito in Turchia. Tutto in poco più di 12 mesi tra 2015 e 2016. Inevitabile una ripercussione sulla scelta delle vacanze. E non da poco.

     

    La Tunisia ha nel turismo il 7% del Pil e il 10% della forza lavoro. Nel 2015 ha perso un quarto dei visitatori. Ormai un italiano su due ha scelto un’altra meta. L’Egitto stava recuperando dopo le tensioni della Primavera araba, ma il 2016 segna un meno 50% nelle presenze.

     

    VACANZE TERRORISMO VACANZE TERRORISMO

    La Turchia era la quarta meta preferita degli europei, ha perso il 41% (2,5 milioni di visitatori). La Francia segna un calo del 60%. Questo non vuol dire che gli europei non facciano le vacanze.

     

    Anzi. Gli italiani, per esempio, ne fanno di più: il 9,8% in più rispetto a un anno fa. E negli altri paesi che vacanze fanno? Thomas Cook, uno dei principali tour operator britannici, ha puntato per quest’anno su Messico e a Cuba “stornando” da Egitto, Turchia e Tunisia 192 milioni di dollari. L’isola caraibica vive un vero e proprio boom: 3,5 milioni di visitatori (+17%). I tour operator tedeschi studiano mete alternative: Iran e Birmania.

    BODRUM BODRUM

     

    Crescono Portogallo e Grecia. Anche l’Italia approfitta del flusso di turisti stranieri: +13% di tedeschi in Sardegna. I sauditi ci amano: +68%. I russi hanno dovuto rinunciare alla Turchia viste le tensioni, ora risolte, tra Mosca e Ankara dopo l’abbattimento di un caccia russo nel complicato scacchiere siriano.

     

    La Turchia ha deciso così di puntare sul turismo halal: le vacanze rispettose dei dettami musulmani valgono il 12% del business mondiale. I cinesi hanno paura della Francia: un sondaggio commissionato dalla regione di Parigi ha rivelato che uno su due percepisce insicurezza all’idea di un viaggio. Un altro triste lascito del terrorismo.

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