Daniele Mammoliti per “la Stampa”
CERVINIA
L'occhio elettronico della webcam immortala quello che ha tutta l'aria di essere un assembramento di alcune centinaia di persone su un piazzale innevato in attesa della seggiovia. Le immagini diventano oggetto di passaparola e dopo qualche giorno quella stessa webcam resta sì accesa, ma con una spiazzante pennellata di pixel grigi ben localizzati, a impedire di vedere ancora i movimenti sul piazzale.
Accade a Cervinia, nella valdostana Valtournenche, una delle regine delle località sciistiche italiane già finita nella bufera quando, alla fine di ottobre, aveva dato il via alla stagione - poi immediatamente chiusa - in una folle giornata di code e gente ammassata.
CERVINIA
Il nuovo presunto «incidente di percorso» risale a quasi una settimana fa, ed è ricostruibile attraverso le immagini di un servizio di webcam panoramica in grado di mostrare, ogni giorno dalle 7,30 alle 17, tutto il comprensorio di Cervinia, con vista a 360 gradi, in pochi click tramite pc o smartphone.
Esplorando le immagini dello scorso 3 dicembre - quando, peraltro, la valle d' aosta era ancora zona rossa - l' attenzione si ferma, in particolare, sulla partenza della seggiovia di Plan Maison, a quota 2500 metri. Fino alle 8,20 del mattino, con il sole che albeggiando dipinge d' oro le nevi della montagne, non si vede nessuno. Poi, però, qualcosa inizia a muoversi. Alle 8,30 si notano almeno due gruppi, tra loro ben distanziati ma ognuno costituito da qualche decina di persone tutte vicine. Dieci minuti dopo i due gruppi diventano una sorta di serpentone che alle nove meno dieci torna a dividersi in due frazioni, tuttavia sempre più numerose.
CERVINIA
Quello più vicino alle partenza della seggiovia, in particolare, è tanto denso da apparire come un' unica macchia scura sulla neve. Tra le 9 e le 9,10, quando il sole è sorto del tutto e illumina il piazzale, si arrivano a contare almeno 300 persone. La folla alla spicciolata sale sulla seggiovia e bisognerà aspettare le 9,50 perché sul piazzale non si veda più nessuno.
A sorprendere ancora di più, tuttavia, è quel che accade due giorni dopo. Nella mattina di sabato 5 dicembre quella stessa webcam panoramica inizia ad avere un comportamento quantomeno anomalo: si vede tutto, tranne la partenza della seggiovia di Plan Maison, letteralmente cancellata da quella che gli esperti di fotoritocco chiamano «pixellatura», cioè il mascheramento di una porzione di immagine, come quella che viene utilizzata per rendere irriconoscibili i volti.
CERVINIA
Da quel momento ogni movimenti sul piazzale della seggiovia è celato. «Sinceramente non so di cosa stiate parlando» è la prima reazione di Matteo Zanetti, presidente e amministratore della Cervino spa, la società che gestisce gli impianti non solo di Breuil-Cervinia e Valtournenche ma anche di Chamois e Torgnon. «A noi - dice Zanetti - non risulta alcun assembramento.
Stiamo controllando in maniera maniacale tutto il comprensorio e siamo sicuri. Se c' era gente alla partenza della seggiovia erano atleti, visto che si allenano da noi» in virtù di quanto prevede il dpcm del 3 novembre. «Certo, sono tanti, anche 600-700. Ma voglio sottolineare che ogni sera ci viene mandato un elenco di chi arriverà al mattino e scaglioniamo i gruppi per le partenze.
CERVINIA
Poi non so se quel giorno l' impianto ha avuto problemi». E sulla webcam che rimanda immagini modificate risponde: «per quel che ne so c' è una telecamera puntata su Plan Maison che è stata spenta perché il vento la faceva traballare».
Ma la web cam non è spenta, riporta solo immagini parziali: «Non so cosa dire, verificheremo. Cado dal pero e mi sembra che si voglia scavare nel torbido. Sono 40 giorni che lavoriamo perché tutto funzioni per il meglio e forse c' è un tentativo di strumentalizzazione».