incontro jake sullivan yang jiechi a roma
1 - UCRAINA: YANG A SULLIVAN, 'SERVE MASSIMA MODERAZIONE'
(ANSA) - La Cina invita ancora alla "massima moderazione" nella gestione della crisi in Ucraina, sottolineando l'importanza di proteggere i civili e di prevenire una crisi umanitaria su larga scala.
E' quanto ha detto il direttore della Commissione affari esteri del Partito comunista cinese Yang Jiechi nell'incontro avuto a Roma con il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Per affrontare la crisi, ha aggiunto Yang citato dalla Xinhua, "bisogna andare all'origine del problema e rispondere alle legittime preoccupazioni di tutte le parti".
jake sullivan
2 - UCRAINA:YANG A SULLIVAN, BASTA SCREDITARE CINA CON FALSITÀ
(ANSA) - La Cina avverte gli Usa perché non diffondano "false informazioni per distorcere o screditare la posizione della Cina" rispetto alla crisi in Ucraina.
E' l'avvertimento lanciato dal capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Yang Jiechi, nell' incontro di Roma con il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan, che giunge all'indomani delle anticipazioni dei media secondo cui la Russia avrebbe chiesto assistenza militare alla Cina nell'invasione militare dell'Ucraina.
YANG JIECHI
3 - YANG A SULLIVAN, CINA E USA DEVONO GESTIRE LE DIVERGENZE
(ANSA) - La Cina sollecita gli Usa a "gestire le divergenze" ed "evitare conflitti e scontri" alla luce della complessa situazione internazionale. Il capo della diplomazia del Partito comunista Yang Jiechi ha affermato, nell'incontro di Roma con il consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan, che i due Paesi hanno raggiunto un consenso per "migliorare la comprensione reciproca, gestire le divergenze, espandere il consenso e rafforzare la cooperazione", secondo il network statale Cctv. Cine e Usa "dovrebbero rafforzare la cooperazione" nell' interesse dei due popoli e secondo le aspettative della comunità internazionale.
4 - UCRAINA: CINA, NON VOGLIAMO ESSERE COLPITI DA SANZIONI RUSSE
wang yi
(ANSA) - La Cina non vuole "essere colpita" dalle sanzioni alla Russia. Lo ha riferito il ministero degli Esteri.
Il ministro degli Esteri Wang Yi ha chiarito che la Cina non vuole essere il bersaglio delle sanzioni economiche occidentali alla Russia, in base a quanto riferito dai media statali, mentre cresce la pressione per il ritiro del sostegno alla Russia malgrado l'invasione dell'Ucraina. "La Cina non è parte della crisi, tanto meno vuole essere colpita dalle sanzioni", ha affermato Wang, nel resoconto della telefonata avuta con il suo omologo spagnolo Jose Manuel Albares il cui resoconto è stato diffuso oggi.
caccia cinesi sopra taiwan
5 - TAIWAN DENUNCIA L’INCURSIONE DI 13 CACCIA MILITARI CINESI
Il ministero della Difesa di Taiwan ha denunciato con un post sul suo profilo Twitter l'incursione di 13 caccia militari cinesi nella sua zona di identificazione aerea. Si tratta dell’’iniziativa più rilevante condotta nell’ultimo mese dall’Esercito di liberazione popolare cinese.
Xi Jinping e Vladimir Putin
L’incursione si è svolta nel giorno in cui a Roma il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, ha incontrato per un colloquio durato oltre sei ore il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi. È ragionevole pensare che il dossier Taiwan sia stato tra i temi trattati da Sullivan e Yang, dato che Pechino considera l'isola parte integrante del suo territorio, da riportare presto o tardi sotto il suo controllo, anche con la forza se necessario.
Sullivan e Yang si erano incontrati l’ultima volta per colloqui faccia a faccia qualche tempo fa in Svizzera, dove il consigliere Usa aveva sollevato le preoccupazioni dell’amministrazione Biden sulle provocazioni militari cinesi contro Taiwan, le violazioni dei diritti umani contro le minoranze etniche e gli sforzi per soffocare i sostenitori della democrazia a Hong Kong.
xi jinping vladimir putin
6 - USA CINA SI APRE IL FRONTE ORIENTALE
Alberto Simoni per “la Stampa”
Sono state sette ore intense di «scambi di vedute e valutazione dei rischi geostrategici» su molti temi quelle che Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale americana, e Yang Jiechi, esponente del Politburo con la delega sulla politica estera, hanno trascorso con le rispettive delegazioni al Cavalieri Waldorf Astoria di Roma.
jake sullivan
L'incontro era in agenda da tempo dopo che il 15 novembre Biden e Xi Jinping si erano incontrati in videoconferenza e avevano gettato le basi per altri colloqui. Si è parlato di Nord Corea e di Taiwan, con l'inviato Usa che ha ribadito il sostegno alla «One China Policy».
I cinesi si sarebbero lamentati delle armi Usa a Taipei. Ma il timing dell'incontro romano, in piena guerra Ucraina, e i sospetti americani sul ruolo attivo di Pechino a sostegno della Russia hanno alzato posta e tensione. L'inviato di Biden è stato molto diretto con la controparte e ha espresso le «preoccupazioni statunitensi» sul coinvolgimento cinese al fianco della Russia.
caccia cinesi sopra taiwan
Domenica il Financial Times, citando due funzionari americani, aveva scritto di una richiesta di aiuti militari inviata a Pechino. Dapprima entrambe le capitali hanno negato, poi però Washington ha rilanciato confermando di aver informazioni sulla volontà cinese di sostenere Mosca nella sua impresa militare in Ucraina. Il Dipartimento di Stato ha avvisato gli alleati in Europa e in Asia spiegando di non essere però in grado di confermare se gli aiuti sono già giunti o se sono già stati predisposti.
VLADIMIR PUTIN XI JINPING BY EDOARDO BARALDI
Washington ha fatto capire che qualunque sostegno militare o economico da parte della Cina ai russi avrà «serie conseguenze» senza entrare nei dettagli. Nei giorni scorsi, era stata avanzata l'ipotesi di sanzionare le aziende cinesi che continuano a tenere rapporti con le società e le istituzioni finanziarie sanzionate.
Washington vuole tagliare completamente i rifornimenti finanziari alla Russia e ha avvertito la Cina che non tollererà azioni di «bail out», salvataggi dell'economia russa. Che è ormai in caduta libera. Domani Mosca dovrà ripagare 117 milioni di dollari di obbligazioni e il ministero delle Finanze ha detto che i pagamenti avverranno in rubli.
jake sullivan scelto da biden
Fra l'altro l'Amministrazione Usa ha ipotizzato un nuovo giro di sanzioni e l'estromissione della Russia dal sistema del commercio globale. Una richiesta questa fatta nel corso di una telefonata venerdì sera da Zelensky a Biden. Il presidente ucraino potrebbe renderla esplicita domani quando interverrà al Congresso degli Stati Uniti.
Il messaggio sulle «preoccupazioni» Usa per l'atteggiamento cinese, stando a quanto riferito dal Dipartimento di Stato, è stato consegnato con chiarezza da Sullivan a Yang nel colloquio romano. Nella loro conversazione il consigliere di Biden ha spiegato «a che punto siamo, come siamo arrivati qui e quali rischi ci attendono», evidenziando in particolare la compattezza del fronte occidentale. La Casa Bianca quindi continuerà a «monitorare da vicino» le mosse cinesi soprattutto in questa fase in cui, fa notare il team di Biden, non «ci sono segnali di de-escalation militare» da parte russa.
putin xi jinping
Verranno comunque mantenuti «aperti i canali di dialogo» con Pechino. L'incontro non è da inserire sotto la voce «negoziati», ha spiegato un funzionario senior dell'Amministrazione sottolineando che si «è trattato di uno scambio di vedute ad ampio raggio» e ha glissato sulla questione del sostegno militare cinese alla Russia. L'America continua intanto a muoversi per rafforzare la resistenza degli ucraini.
Il Dipartimento di Stato ha confermato l'invio di armi anti-carro e missili anti-aerei oltre che munizioni varie. Domani il segretario della Difesa Lloyd Austin sarà a Bruxelles per un vertice straordinario della Nato. E nel viaggio europeo andrà anche in Bulgaria e Slovacchia. L'unico Paese finora rimasto tagliato fuori dalle missioni dei ministri Usa in Europa è l'Ungheria, ritenuta sia troppo filo cinese sia legata a Putin.
jake sullivan e joe biden
Non è un caso che Budapest è stato l'unico Paese Ue a non essere invitato al Summit delle democrazie dello scorso dicembre. Un blitz oltre l'Atlantico lo starebbe immaginando anche il presidente Biden. L'indiscrezione della Cnn non ha trovato la conferma (e nemmeno la smentita) della Casa Bianca. Sicuramente il presidente Usa sarà in Germania e Spagna per il G8 e il vertice Nato in giugno. Ma un viaggio in aprile non era stato escluso nei giorni scorsi quando si era ipotizzato una visita in Arabia Saudita.
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