Estratto dell’articolo di Andrea Camurani per il "Corriere della Sera"
ISTITUTO PROFESSIONALE DI VARESE DOVE E STATA ACCOLTELLATA LA PROF
L’azione è stata premeditata: il coltello a serramanico forse portato da casa, l’attesa, il passaggio, il pedinamento, l’attacco con tre fendenti alla schiena della professoressa Sara Campiglio, stimata docente di 57 anni, all’ingresso dell’istituto professionale Enaip, alle 8 di ieri mattina.
Ma se l’aggressore, uno studente 17enne che risulterebbe soffrire di depressione e disturbi bipolari, poi arrestato con l’accusa di tentato omicidio, abbia deciso di agire da solo forse per vendicarsi contro l’insegnante di presunti o meglio inesistenti torti, oppure sia stato «innescato» da coetanei, rappresenta uno dei principali punti dell’inchiesta della Procura dei minori.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI VARESE DOVE E STATA ACCOLTELLATA LA PROF
L’esasperato riserbo sulla vicenda lascia intuire, o quantomeno ne amplifica la portata, che la mancata tragedia nel quartiere a venti minuti a piedi dal centro — la vittima, operata, non è in gravi condizioni, le ferite non erano profonde — abbia molti altri elementi ancora coperti, e magari abbia prossimi indagati sui quali lavorare cominciando dall’analisi di profili social e chat di gruppo.
Infatti gli accertamenti della squadra mobile non sono terminati col trasferimento del ragazzo in carcere. Un ragazzo privo di precedenti ma non, come detto, di problemi che sembrano risalire all’infanzia pur all’interno di un quadro familiare non monitorato dai servizi sociali per storie di degrado, di una faticosa quotidianità.
AGGRESSIONE CON IL COLTELLO
Nella ricostruzione degli agenti della Questura retta da Michele Morelli, nessun dubbio sul vero obiettivo dell’assalto, la medesima Campiglio la quale, al risveglio nella camera d’ospedale, ha subito domandato come stesse il ragazzo; i colpi sono stati appunto tre, a conferma della volontà di far male forse fino a ucciderla, ma resta vero che prima della quarta coltellata il 17enne, un italiano, si è fermato. […]
AGGRESSIONE CON IL COLTELLO
Da capire se quella lama fosse in dotazione al ragazzo oppure, e qui entriamo nello scenario di una ipotetica complicità, gli sia stata procurata dai compagni. Magari «mandanti» dell’agguato poggiando sulla sua debolezza, insomma «immolandolo», o con lui protagonisti di una sorta di macabro gioco, di una sfida folle appresa su Internet, di una sorta di «scommessa». […]