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    I FIGLI 40ENNI NON VANNO VIA DI CASA? LA MAMMA ESASPERATA FA CAUSA E LI SFRATTA – E’ ACCADUTO A PAVIA: IL GIUDICE HA DATO RAGIONE ALLA 75ENNE E HA CONDANNATO I DUE FRATELLI A LASCIARE L'ABITAZIONE ENTRO IL 18 DICEMBRE. L'ASSURDA VICENDA, CHE LASCIA PENSARE AL FILM FRANCESE "TANGUY", IN CUI IL PROTAGONISTA NON VOLEVA STACCARSI DA MAMMA E PAPÀ – LA MOTIVAZIONE: “L'OBBLIGO DI MANTENIMENTO GRAVANTE SULLA MAMMA NON APPARE OGGI PIÙ GIUSTIFICABILE VISTO CHE…”


     
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    Federica Zaniboni per “il Messaggero” - Estratti

     

    TANGUY TANGUY

    La mamma è sempre la mamma, si sa. Casa sua è il luogo per eccellenza in cui poter tornare bambini, con i piatti cucinati da lei, il bucato che profuma del suo ammorbidente e la sensazione costante di essere amati e coccolati. A un certo punto, però, arriva per tutti il momento di abbandonare il nido.

     

    E se a più di quarant'anni, e con un lavoro stabile, decidi di rimanere a vivere ancora con la mamma, lei potrebbe sfrattarti da un momento all'altro. E il Tribunale le darebbe pure ragione. È quanto accaduto a Pavia, dove una signora di 75 anni ha fatto causa ai figli che non volevano saperne di andare via di casa. Il giudice pavese Simona Caterbi ha riconosciuto l'ingiustizia nei confronti della madre e, con una sentenza depositata nei giorni scorsi, ha condannato i due fratelli a lasciare l'abitazione entro il 18 dicembre.

     

    LA MAMMA FA CAUSA AI FIGLI PER SFRATTARLI LA MAMMA FA CAUSA AI FIGLI PER SFRATTARLI

    L'assurda vicenda, che lascia tanto pensare al film francese Tanguy, divenuto noto proprio per il protagonista che non voleva staccarsi da mamma e papà, comincia anni fa, quando i genitori hanno deciso di separarsi.

     

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    Secondo quanto stabilito dal giudice Simona Caterbi, entro meno di due mesi i due eterni adolescenti dovranno abbandonare la casa della 75enne e trovarsi finalmente un nuovo alloggio. Nella sentenza si legge che se «la permanenza nell'immobile agli inizi poteva ritenersi fondata» in quanto si basava «sull'obbligo di mantenimento gravante sulla genitrice, non appare oggi più giustificabile» dato che «i due residenti sono soggetti ultraquarantenni».

    A CASA CON I SUOI A CASA CON I SUOI

     

    Stando al Tribunale di Pavia è dunque venuto meno l'obbligo di ospitalità nell'abitazione, in quanto non è presente «nell'Ordinamento alcuna norma che attribuisca al figlio maggiorenne il diritto incondizionato di permanere nell'abitazione di proprietà esclusiva dei genitori, contro la loro volontà e in forza del solo vincolo familiare».

     

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