allarme america
Professionisti dell'intelligence USA, pagati per dare il loro parere sulla guerra all'ISIS, sono sul piede - è proprio il caso di dirlo - di guerra. 50 agenti a libro paga del Pentagono denunciano che i loro report su ISIS e al Qaeda sono stati alterati da ufficiali dell'esercito USA per compiacere l'amministrazione presidenziale. Lo si apprende dalle colonne del Daily Beast, che, mantenendo la segretezza sui propri interlocutori, spiega nel dettaglio di cosa si tratta.
obama kerry cameron
Due analisti dell'agenzia di Intelligence CENTCOM hanno inviato una lettera di reclamo scritta all'ispettore generale del dipartimento della Difesa reclamando che i loro report, alcuni dei quali sottoposti all’attenzione del presidente Barack Obama, presentavano i gruppi terroristici come più deboli di quello che erano in realtà. I report sono stati alterati prima di essere consegnati a Obama proprio per andare incontro alla linea pubblica dell'amministrazione della Casa Bianca, secondo cui gli USA stanno vincendo la guerra contro l'ISIS e Al Nusra, la branca di al Qaeda in Siria.
carovana isis
La lettera di protesta è stata appoggiata da altri 50 analisti, alcuni dei quali si lamentavano già da mesi dell’alterazione dei dati dell'intelligence per scopi politici. Ma negli ambienti militari quanto è accaduto è stato bollato come una rivolta dei professionisti dell'intelligence, che accusano i propri superiori di cambiare le analisi per far vedere all'opinione pubblica americana che Isis e Al Qaeda stanno facendo meno progressi di quanto suggerito in realtà dai report.
john kerry
Una fonte a conoscenza dei contenuti del reclamo inviato all'Ispettore generale, definisce "stalinista" il tono assunto dagli ufficiali incaricati di supervisionare i report dell'intelligence. Del resto, negli ultimi mesi, nonostante l'Isis abbia conquistato città importanti come Mosul e Fallujah, il quadro divulgato dalla Casa Bianca è apparso all'acqua di rose:
"L'ISIS sta perdendo" - John Allen, generale dei marines incaricato della campagna Isis, luglio 2015.
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"Sono fiducioso che sconfiggeremo l'Isil, lo costringeremo alla resa e alla fine lo distruggeremo" — John Kerry, usando l'acronimo preferito da Washington per descrivere il gruppo, marzo 2015.
barack obama
"No, non credo che stiamo perdendo" — Obama, maggio 2015.
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Eppure un folto gruppo di specialisti dell'intelligence non ritira le proprie lamentele. Per alcuni, che lavoravano alla CENTCOM già ai tempi della seconda guerra in Iraq, si tratta di un deja-vu: allora, i report dell'intelligence opportunamente "riadattati" suggerirono che l'Iraq possedesse le armi di distruzione di massa, dando a George W. Bush la scusa per attaccare Baghdad. Dove siano queste armi, a distanza di 12 anni, nessuno ancora lo sa.