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    I GIUDICI INGLESI HANNO ORDINATO LO STOP AI MACCHINARI CHE TENGONO IN VITA INDI GREGORY ENTRO DOMANI ALLE 14 - NONOSTANTE LE SIA STATA CONCESSA LA CITTADINANZA ITALIANA, IL TRIBUNALE BRITANNICO HA DECISO CHE NON È NELL'INTERESSE DELLA PICCOLA ESSERE TRASFERITA E CHE GLI ULTIMI ISTANTI DI VITA LI DOVRÀ PASSARE IN OSPEDALE - I GENITORI DELLA BAMBINA FARANNO RICORSO CONTRO LA DECISIONE DEL GIUDICE (IL LORO AVVOCATO È SIMONE PILLON...)


     
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    INDI, GIUDICE GB ORDINA STOP A SUPPORTI VITALI DA DOMANI

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    (ANSA) - LONDRA, 08 NOV - La giustizia britannica ha fissato a "non prima delle 14 locali di domani" il termine per staccare le macchine che tengono in vita la piccola Indi Gregory, neonata inglese affetta da una gravissima patologia mitocondriale e al centro di un caso legale fra Italia e Regno Unito.

     

    Il giudice ha deciso che non è nell'interesse della bimba essere trasferita nemmeno a casa, e che l'atto finale dovrà avvenire in un hospice, a meno che i genitori preferiscano lasciarla nell'ospedale di Nottingham in cui è ricoverata.

     

    GENITORI INDI FARANNO RICORSO CONTRO DECISIONE GIUDICE

    (ANSA) - ROMA, 08 NOV - La famiglia della piccola Indi Gregory presenterà ricorso contro la decisione del giudice di procedere al distacco delle macchine che tengono in vita la piccola. La notizia arriva da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e dall'avvocato Simone Pillon, che stanno seguendo gli sviluppi del lato italiano della vicenda in contatto con i legali inglesi e la famiglia.

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