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(ANSA) "Se a 40 anni mi pentivo per le polemiche era ridicolo. No, la mia posizione quella è, non cambia sulle polemiche". Così il fumettista Michele Rech, in arte ZeroCalcare, a margine di una conferenza alla Camera con Avs per chiedere la liberazione di Ocalan, risponde a chi gli chiede se dopo le polemiche si fosse pentito di non essere andato al Lucca Comics per il patrocinio dell'ambasciata israeliana.
Ad una giornalista che gli domanda se sia stato eccessivamente strumentalizzato ribatte: "Se era qualcun altro strumentalizzavano qualcun altro. Io questa cosa l'ho già detta...". Incalzato da un terzo cronista che gli chiede se racconterà l'attuale guerra in Medio Oriente, replica: "Oggi siamo sul tema di un uomo detenuto da più di 20 anni in isolamento totale, sono cose di cui non sta parlando nessuno. Ed anzi i riflettori internazionali puntati su altro consentono che il Kurdistan continui ad essere bombardato quotidianamente. Mi sembra anche poco rispettoso per questa giornata...Io sono venuto a parlare di Ocalan".
ZeroCalcare alla Camera, "Italia si attivi per Ocalan libero"
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(ANSA) "Libertà per Abdullah Ocalan". Michele Rech, in arte Zerocalcare, arriva alla Camera per partecipare ad una conferenza stampa con i parlamentari di Alleanza Verdi Sinistra sulla condizione dei detenuti politici in Turchia e sul caso Ocalan "in condizioni di totale isolamento nel carcere di Imrali". Insieme al fumettista e agli eletti di Avs anche Giovanni Russo Spena, portavoce del comitato 'Il tempo è arrivato. Libertà per Ocalan' e Yilmaz Orkan dell'ufficio di informazione del Kurdistan in Italia.
"Ocalan ha dato un contributo fondamentale a quella che è stata l'esperienza democratica del Rojava che ha visto uomini e donne curde combattere e respingere l'Isis sul campo - ha detto Zerocalcare -. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il suo apporto teorico e ideale, anche dal carcere. Adesso sta in una situazione di isolamento totale, che oltre ad essere inumana per lui, non gli consente di continuare a svolgere quel ruolo di pace. E' importante che l'Italia faccia sua la richiesta della liberazione di Ocalan anche e soprattutto per consentirgli di svolgere un ruolo nel processo di pace, che è impossibile fino a quando lui si trova in questa situazione".
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Ad una giornalista che in conferenza gli ha chiesto cosa pensi di Erdogan e delle sue posizioni su Hamas, il disegnatore ha risposto: "Basta guardare quanti sono i detenuti politici in Turchia di ogni tipo, da professori universitari ai giornalisti...Ci sarebbe da citare anche il supporto che Erdogan in maniera più o meno velata ha fornito, o comunque l'occhio chiuso per i jihadisti che dalla Turchia passavano in Siria durante la stagione dell'Isis. E in ultimo l'invasione e i bombardamenti del cantone di Afrin. Il ruolo di Erdogan in quella regione è quello".
"Ventitre anni fa la seconda sezione del tribunale civile di Roma ha dichiarato in sentenza in diritto all'asilo politico di Ocalan in Italia - ha ricordato Russo Spena -. Noi partiamo da un punto di vista fondamentale a livello politico. il governo italiano sta violando quella sentenza. Speriamo che il Parlamento attraverso i suoi organi, possa svolgere un funzione forte per questo diritto-dovere".
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Per Yilmaz Orkan "la sua liberazione è importante non solo per noi curdi, ma anche perchè lui è l'unico attore che può iniziare un processo di pace in Turchia. A Gaza è in corso una tragedia, non vogliamo la stessa cosa in Turchia e in Kurdistan. Noi non non chiediamo uno stato indipendente ma autononia democratica. Sono 31 mesi che non abbiamo notizie di Ocalan e di tre compagni. Chiediamo che l'Italia si impegni per rompere l'isolamento e la liberazione".
Alla conferenza hanno preso parte, tra gli altri, anche Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni, Ilaria Cucchi e Nichi Vendola. "Sulla questione curda - ha ricordato il senatore Tino Magni - sono stato promotore di un'interrogazione per dar corso alla risoluzione votata nel 2019 per il riconoscimento dell'eccidio di questo popolo. Ripresenteremo un'altra mozione sul tema".
ABDULLAH OCALAN