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    I GIUDICI RISPONDONO A RENZI COME FACEVANO COL CAV - L'ANM DOPO LE PAROLE DEL LEADER DI ITALIA VIVA DAL PALCO DELLA LEOPOLDA: "IL SENATORE HA RIVOLTO AI MAGISTRATI FIORENTINI ACCUSE GRAVISSIME E INACCETTABILI, COME QUELLA DI VOLER IMBASTIRE UN PROCESSO POLITICO ALLA POLITICA. BISOGNA RISPETTARE L'AUTONOMIA E LA INDIPENDENZA DELLA GIURISDIZIONE, CAPISALDI DI DEMOCRAZIA..."


     
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    Da "il Giornale"

    GIUSEPPE SANTALUCIA GIUSEPPE SANTALUCIA

     

    La magistratura al contrattacco. L'Anm, all'indomani delle accuse che dal palco della Leopolda il leader di Iv Matteo Renzi ha ribadito nei confronti dei pm fiorentini che hanno in mano l'inchiesta sulla Fondazione Open, ha affidato a una nota il suo disappunto: «Secondo un ripetuto schema - scrive il sindacato delle toghe - il senatore Matteo Renzi ha mosso, dal palco della Leopolda, ai magistrati fiorentini che hanno concluso le indagini relative alla fondazione Open, accuse gravissime e inaccettabili, come quella di voler imbastire "un processo politico alla politica".

     

    MATTEO RENZI MATTEO RENZI

    Sono parole che gettano discredito non solo e non tanto sui magistrati impegnati in quel procedimento ma sull'intero ordine giudiziario e che, provenendo da un autorevole esponente politico, che ha rivestito anche in passato alte cariche istituzionali, sono capaci di ingenerare disorientamento nell'opinione pubblica e di minare la fiducia dei cittadini nell'Istituzione giudiziaria.

     

    matteo renzi matteo renzi

    Per questa ragione - prosegue la giunta esecutiva dell'Anm - si avverte forte l'esigenza di ribadire la necessità che, fermo il diritto di critica delle azioni della Magistratura e l'inviolabile diritto di difesa di qualunque imputato, il loro esercizio, specie ad opera di rappresentanti della Politica, sia sempre ispirato al rispetto dell'autonomia e della indipendenza della giurisdizione, capisaldi di democrazia».

     

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