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    “DI MAIO STAREBBE BENE AL VIMINALE” - I GRILLINI OSTILI ALLA LEGA SOFFIANO SULLA RABBIA DI LUIGINO E LO SPINGONO A DIVENTARE MINISTRO DELL’INTERNO, AL POSTO DI SALVINI, IN UN FUTURO GOVERNO: “FAREBBE MEGLIO DI SALVINI, VISTO CHE MISE E LAVORO SONO MINISTERI MOLTO PIÙ COMPLESSI…” - PER ANDARE OLTRE LE VOCI, IL M5S ASPETTA MARTEDÌ: “VEDREMO CHI AVRÀ IL CORAGGIO DI SFIDUCIARE CONTE…”


     
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    Alessandro Trocino per il “Corriere della sera”

     

    giuseppe conte salvini e di maio discorso prima della fiducia 3 giuseppe conte salvini e di maio discorso prima della fiducia 3

    «Salvini ha tradito il Paese. Nemmeno 24 ore, ed è già tornato tra le braccia di Berlusconi». Luigi Di Maio, con i suoi, è sferzante. Deluso, arrabbiato, per nulla intenerito dai segnali di quasi pentimento (vero o tattico) che Matteo Salvini sta lanciando. Il Movimento non sembra avere dubbi - anche se le vicende politiche di questi giorni sono così frenetiche che ogni cambio di tattica è possibile - e respinge al mittente gli ammiccamenti di Matteo Salvini, che dopo aver fatto la voce grossa nei giorni scorsi sembra mandare segnali di appeasement. E nel frattempo tra i più vicini a Di Maio si lancia una suggestione: «Luigi sarebbe un ottimo ministro dell' Interno, sicuramente migliore di Salvini».

    salvini e di maio murales by tvboy 1 salvini e di maio murales by tvboy 1

     

    Nella confusione di questi giorni, i 5 Stelle si tengono aperta ogni ipotesi, per provare a uscirne nel migliore dei modi, non avendo ancora capito, come molti italiani, dove vuole andare a parare Salvini. Ma due sono i punti fermi, a sentire i dirigenti più importanti. Il primo è che la storia di amore (e di tenebra) con il leader leghista sembra proprio finita: «Quello che ha fatto è troppo grave - spiegano - Se n è fregato del Paese per interesse personale. Anche se ora mostra segni di pentimento, la nostra porta rimarrà chiusa. Non c'è spazio per i traditori». Parole che sembrano ultimative (ma la parola chiave è «sembrano»).

     

    SALVINI DI MAIO PROVA COSTUME SALVINI DI MAIO PROVA COSTUME

    Nello stesso tempo, i 5 Stelle stanno ben attenti a non offrire il destro a Salvini, pronto ad accusarli di «inciuci» con il Partito democratico. Quindi respingono le voci che parlano di contatti e trattative con i dem e soprattutto tengono a spiegare che resterà in piedi il veto a ogni dialogo con Matteo Renzi e i suoi uomini, a cominciare da Maria Elena Boschi: «Con Renzi non ci siederemo mai al tavolo».

     

    In questi giorni gli esponenti dei 5 Stelle hanno avuto, come è normale che sia dopo un anno di convivenza, molti contatti con i leghisti. Sono diversi i parlamentari della Lega che avrebbero chiamato per provare a ricucire. Uomini di Salvini, ma anche vicini a Giorgetti. Un esponente dei 5 Stelle riporta il giudizio riferito da un leghista che segue le trattative: «Salvini ha perso la testa. Dev' essere stato Verdini a convincerlo e per questo sta tornando con Berlusconi».

    matteo salvini luigi di maio matteo salvini luigi di maio

     

    Voci, controvoci, soffiate da prendere con cautela, ma che disegnano un quadro complesso. Di Maio in questi giorni non si espone troppo. Lo ha fatto ieri per negare con tutte le forze l'ipotesi fatta filtrare da ambienti del Pd, secondo la quale Salvini sarebbe pronto a offrirgli la premiership pur di salvare il governo.

     

    Una polpetta avvelenata, a giudizio dei 5 Stelle, lanciata dai leghisti ai dem, per accusare il Movimento di essere a caccia di poltrone. Per questo il leader è intervenuto subito, parlando di fake news. Con i suoi, invece, parla un linguaggio diverso. Spiega che «è il momento della cautela e della responsabilità».

    luigi di maio matteo salvini luigi di maio matteo salvini

     

    Sostiene che non gli interessa «colpire Salvini, però il suo è stato un suicidio politico che rischia di far aumentare l' Iva a milioni di famiglie». Di Maio si dice sicuro che «Salvini pagherà per quello che ha fatto», ma pensa al futuro: «Ora è il momento delle idee, dobbiamo essere propositivi».

     

    Facile a dirsi. La partita a scacchi è complicata. E c'è chi gioca dietro le quinte. I parlamentari 5 Stelle, per esempio, spingono per un dialogo con il Pd. Il Movimento ha molte anime, Di Maio è un liberale, ben lontano dal Pd, ma nulla è detto. E le persone intorno a lui fanno sapere che il capo dei 5 Stelle «sarebbe un perfetto ministro dell' Interno in un futuro governo. Farebbe meglio di Salvini, visto che Mise e Lavoro sono ministeri molto più complessi». Quasi un colpo di grazia a Salvini, nel ruolo a cui tiene di più. A Di Maio, dicono le stesse fonti, non dispiacerebbe affatto l' idea di ricoprire un ruolo.

    CONTE DI MAIO SALVINI CONTE DI MAIO SALVINI

    Per andare oltre le voci e le soffiate, occorre aspettare martedì. In quel giorno, come dice Di Maio, «vedremo chi avrà il coraggio di sfiduciare Conte».

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