Francesco Semprini per “la Stampa”
KIM YONG UN CON LA MOGLIE
Nel tardo pomeriggio di ieri, in Giappone, il primo RC-135S Cobra Ball dell' Aeronautica militare americana ha fatto ritorno alla base di Kadena sull' isola di Okinawa, nel Sud-Est del Paese. È stato il primo di almeno tre velivoli «spia» che diverse ore prima aveva preso quota diretto verso la Corea del Nord.
Gli Stati maggiori americani non hanno precisato quale fosse il motivo della missione, ma voci insistenti sostengono che gli aerei da ricognizione avessero il compito di raccogliere elementi per capire se le rivendicazioni di Kim Jong-un fossero reali. Ovvero se realmente gli scienziati di Pyongyang mercoledì hanno condotto un test con la Bomba H, la potentissima bomba a idrogeno che ha fatto tremare la terra con una scossa di magnitudo 5,1.
KIM YONG UN CON LA MOGLIE
Al contempo i Cobra avrebbero anche collezionato dati relativi a potenziali obiettivi balistici, da utilizzare per mettere a punto eventuali azioni di risposta rapida a un attacco missilistico da parte del regime nordcoreano, come minacciato dallo stesso giovane leader. Risposte affidate alle basi di frontiera dove sono installate le batterie «Intercontinental ballistic missile» (Icbm), missili con un raggio di azione di oltre 5500 chilometri, come quella di Fort Greely, in Alaska, la prima a essere allertata.
hyon yong chol ministro della difesa con kim jong un
È questa una delle azioni con cui la comunità internazionale intende rispondere all'ennesima provocazione del regime nordcoreano, in attesa di nuove misure sanzionatorie da parte del Consiglio di sicurezza Onu, quinto round di azioni del genere adottate su Pyongyang.
Mentre si fanno sempre più forti i dubbi sul reale impiego della Bomba H per il test di Pyongyang (piuttosto si ritiene sia stato un tradizionale ordigno atomico A), Barack Obama ha chiamato il presidente della Corea del Sud, Park Geun-Hye, e il premier giapponese, Shinzo Abe, riaffermando «l' irremovibile impegno» degli Usa per la sicurezza dei due Paesi e sottolineando la necessità di «una risposta internazionale forte e unitaria».
KIM SPARA LA BOMBA - NORD COREA
Le reazioni del Sud Seul da parte sua, come prima reazione al nuovo test atomico di Pyongyang ha limitato l' accesso alla zona industriale di Kaesong, condivisa fra le due Coree, negando l' accesso ai non addetti ai lavori ed escludendo così clienti e potenziali acquirenti e fornitori di servizi. Il Paese ha annunciato inoltre la ripresa dei proclami di propaganda anti-Pyongyang al confine fra le due Coree, propaganda con altoparlanti al confine ad esempio, interrotta in agosto in segno di distensione.
KIM SPARA LA BOMBA - NORD COREA
Mentre a Gwanghwamun Square, piazza della capitale sudcoreana, i manifestanti conservatori hanno dato fuoco alle foto di Kim e distrutto una bandiera nordcoreana. Immagini che stridono con quelle del Nord raccontate dai media di Stato, secondo cui il popolo ostenta entusiasmo e soddisfazione per il test. Gioia estorta dalla propaganda di regime, che trova espressione nelle parole della giovane studente nordcoreana Ryu Jin said: «Se noi siamo deboli, la gente piange, ma se la nostra nazione è forte sarà il nostro nemico a piangere.
kim jong un
Siamo un Paese piccolo e per questo abbiamo sofferto in passato, ma ora che abbiamo la bomba a idrogeno non c' è niente di più grande. E questo mi fa sentire forte».