alberto tarallo foto di bacco
Ilaria Sacchettoni per il "Corriere della Sera"
Si annuncia una guerra di zampette e trattini: «Quel testamento è autentico, produrremo una consulenza che lo dimostra» tuona la penalista Daria Pesce che assiste il produttore della ex Ares, Alberto Tarallo e che ieri ha presentato richiesta di accesso al Tribunale del Riesame. Il fatto è che accenti e punteggiatura, in questo calligrafico affaire , possono rivelare molto. A leggere meglio le carte che hanno portato al sequestro di circa 5 milioni di euro tra attici, ville, conti e vetture, il problema è essenzialmente tecnico.
teodosio losito
Per l'accusa, il testamento olografo di Teodosio Losito, sceneggiatore, ex compagno di Tarallo, ideatore delle migliori produzioni televisive Ares ( Il bello delle donne , L'onore e il rispetto , Il sangue e la rosa e via di seguito), morto suicida nella villa di Zagarolo l'8 gennaio 2019, è fatto in casa, artigianalmente. Stessa dinamica, stesso stile. «Le grafie presentano afferenti modalità di variazione del calibro, delle modalità degli agganci e degli stacchi interletterali», spiega la perita Maria Caldarazzo nel complesso linguaggio giudiziario.
alberto tarallo non e' l'arena
Stesso respiro fra le lettere dell'alfabeto insomma. E ancora, non bastasse: «Tra le scritture in verifica e le scritture di comparazione di Alberto Tarallo - dice - vengono rilevate importanti e significative convergenze riferibili ad aspetti generali e particolari del fenomeno grafico».
TEODOSIO LOSITO
I dubbi sull'autenticità del lascito si estendono alle tre missive d'addio scritte da Losito poco prima del suicidio, e lette (con grande pathos) da Tarallo nel corso di alcune puntate di Non è l'Arena su La7. Gli specialisti del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf ai quali sono delegati gli approfondimenti del pm Carlo Villani avrebbero voluto convocare Claudio Cerini, notaio al quale Tarallo si era rivolto per rendere pubblico il testamento. Ma per uno di quei colpi di scena di cui il giallo Losito sembra traboccante, è deceduto lo scorso anno.
La questione del testamento falso per il quale Tarallo è stato indagato porta alla domanda clou: Losito ha maturato la sua scelta suicida in solitudine o no? Militano in favore dell'istigazione la grande accusatrice di Tarallo, l'attrice Adua Del Vesco (ovvero Rosalinda Cannavò). La prima a descrivere la villa di Zagarolo come location di una sorta di «setta» nella quale si muoveva un innominabile in grado di piegare volontà e coscienze ai suoi precetti.
ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO
Quindi si sono aggiunte le testimonianze di Gabriel Garko (a sua volta riluttante a subire i diktat della Ares sulla necessità di non rivelare la sua omosessualità) e, più o meno dello stesso tenore, le parole di Eva Grimaldi. Tarallo, indagato anche per l'istigazione al suicidio, teme poi per la terza puntata dell'inchiesta, quella che riguarda il presunto crac della Ares, travolta nel 2020 da un milione e mezzo di debiti.
Sul sequestro eseguito ieri sulle abitazioni di Tarallo, la deputata forzista Patrizia Marrocco tiene a precisare di non aver abitato l'attico milanese sottoposto a confisca: «Vivo in un'abitazione di mia proprietà dal 2006. Tali affermazioni risultano lesive della mia integrità».
alberto tarallo - 'UOMO DELLA STRADA FA GIUSTIZIA Teodosio Losito a Sanremo 1987 alberto tarallo Alberto Tarallo con Michela Miti e Tini Cansino al club 84 - 30 gennaio 1984- ph Marcellino Radogna