QuirinalTango per www.tag43.it
meme su berlusconi e mattarella
Si sa, Silvio Berlusconi è un inguaribile ottimista. Sarà per questo che si sente già al Quirinale. Tanto che già venerdì potrebbe ufficializzare la sua candidatura alla presidenza della Repubblica dopo il vertice con Giorgia Meloni e Matteo Salvini a Villa Grande, la sua residenza romana.
Il Cavaliere è così sicuro di essere lui il successore di Sergio Mattarella che ha già deciso cosa farà quando sarà asceso al Colle da Capo dello Stato. Sul piano istituzionale? A proposito di questione politiche? No, niente di tutto questo. Berlusconi in queste ultime settimane si è preoccupato di programmare gli interventi da fare al palazzo e ai giardini del Quirinale.
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Berlusconi sta già pensando agli allestimenti delle dimore presidenziali
Per quanto riguarda gli uffici e le molte sale di rappresentanza, Berlusconi ha già pensato – con il supporto degli architetti che in questi anni lo hanno consigliato per gli allestimenti delle sue innumerevoli dimore – a quali rifacimenti realizzare, a quali cambiamenti di destinazione delle stanze fare.
Insomma, un vero e proprio intervento di layout di tutti gli ambienti di quella che un tempo fu la residenza dei Papi (l’ultimo a soggiornarvi fu Pio IX a metà dell’Ottocento, che lasciò traccia del suo pontificato facendo dipingere le volte di alcune stanze di quello che era stato l’appartamento di Paolo V e affidando a Tommaso Minardi un dipinto murale di grande impegno quale la Missione degli Apostoli nella sala degli Ambasciatori).
SILVIO BERLUSCONI - IL PATRIOTA - MEME
Il Quirinale in stile Arcore e Villa Certosa
Ma l’impegno più intenso il Cavaliere ha intenzione di metterlo per dare un nuovo stile ai famosi giardini del Quirinale. Ha già messo al lavoro i suoi esperti di design degli spazi verdi, quelli utilizzati in Sardegna come ad Arcore.
«Quei giardini devono diventare una nuova Versailles», dice con grande intensità Silvio a tutti – e sono tanti – gli interlocutori che incontra o sente in questi giorni di campagna quirinalizia.
Discorsi che suonano preoccupanti alle orecchie di coloro, Gianni Letta in testa, che sanno quante poche chance abbia il Cavaliere e che, per il suo bene, cercano di farlo ragionare. Per ora senza alcun risultato pratico.
giardini del quirinale il 2 giugno
«Sono l’uomo delle sfide impossibili, quelle possibili non mi interessano», ripete a tutti, convintissimo di potercela fare. Dicono gli amici più stretti di Letta che lo storico braccio destro di Berlusconi è disperato. Non sa più come farglielo capire che si tratta di una mission impossible.
giardini del quirinale il 2 giugno
La vicenda non proprio propizia di Napoleone Bonaparte
Forse dovrebbe fargli leggere qualche pagina della storia del Quirinale. Per esempio, di quando nel 1809 le truppe dell’esercito napoleonico catturarono papa Pio VII deportandolo in Francia e il Quirinale venne scelto come residenza dell’Imperatore.
Il palazzo del Quirinale
In previsione di un soggiorno a Roma di Napoleone Bonaparte, il Palazzo venne adattato alle nuove esigenze e alla moda del gusto neoclassico; per realizzare rapidamente le modifiche necessarie l’architetto Raffaele Stern, responsabile dei lavori, coordinò una vasta équipe di artisti, tra i quali i pittori Felice Giani e Jacques Dominique Ingres, e lo scultore danese Bertel Thorvaldsen.
Fu anche progettata una grandiosa risistemazione della piazza del Quirinale, che però non venne mai attuata. Così come i cambiamenti furono inutili, perché Napoleone a Roma non mise mai piede. Ecco, forse il Cavaliere, che con Napoleone ha non poche somiglianze, potrebbe far tesoro di questa storia.