Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”
IGNAZIO LA RUSSA GIORGIA MELONI
Il giorno dopo Cernobbio il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa, co-fondatore di Fratelli d'Italia nel 2012, minimizza: «Io la conosco bene Giorgia, quello è un suo vezzo quando sta seduta. La testa china, le mani nei capelli, gli occhi chiusi. Non ci ho visto un indice di disappunto, di contrarietà, di allarme. L'ho sentita anzi al telefono, è molto soddisfatta di com' è andata a Cernobbio. Calenda giocava in casa, ma lei è stata accolta bene».
MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI A CERNOBBIO
E però quel gesto l'hanno visto tutti, proprio mentre Matteo Salvini, che le sedeva vicino, parlava in modo critico delle sanzioni alla Russia («Non vorrei che danneggiassero più chi le fa che chi le subisce», diceva il leader della Lega). Chiosa La Russa: «Però, trovo lecito essere dubbiosi davanti a certe dichiarazioni...». Ecco, appunto. Così, a 19 giorni dal voto, ci si chiede se l'intesa tra i due front runner, Meloni e Salvini, sia davvero così salda. Ieri Salvini lo ha detto chiaro e tondo: «Non sono d'accordo con Draghi e Meloni»; lui infatti è per lo scostamento di bilancio.
GIORGIA MELONI E DANIELA SANTANCHE
La senatrice FdI Daniela Santanchè, in viaggio con La Russa per la tappa a Mantova del «Tour del patriota», ascolta la telefonata in vivavoce e si inserisce: «Sono solo sfumature da campagna elettorale, è normale che ogni leader parli al proprio target di riferimento». E «sfumature» le ha chiamate ieri lo stesso Salvini. Sarà, ma intanto si litiga. O no? Il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, è perentorio: «Il centrodestra non farà marcia indietro sulle sanzioni alla Russia». E lo stesso pensa Maurizio Lupi, leader di Noi con l'Italia: «Meloni-Salvini? Noi governiamo da 30 anni insieme come coalizione di centrodestra, la visione è comune».
MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI BY VUKIC
«Né Salvini né Berlusconi - interviene ancora La Russa - hanno mai messo in discussione la collocazione atlantista del nostro Paese. Le divergenze infinitesimali che pure c'erano, sono state tutte discusse e appianate in sede di formazione del programma».
E lei? Ieri la leader FdI è stata criticata dall'imprenditore Carlo De Benedetti: «Meloni è una persona camaleontica, oggi sembra una scolaretta che ha rinnegato tutte le cose in cui credeva. Il cambiamento da Draghi alla Meloni, se non fosse una tragedia, è esilarante. Ma non penso che Draghi le farà da suggeritore, lui è una persona seria». Il tweet meloniano di risposta è stato altrettanto netto: «De Benedetti riversa tutto il suo astio contro di me e FdI. Benissimo! Vuol dire che stiamo facendo un ottimo lavoro.
Avanti così!».
daniela santanche' e giorgia meloni – flash mob contro la fase 2
Da domani si rimetterà in viaggio: L'Aquila, Firenze, Trento. Ma prima ha voluto congratularsi sui social con Liz Truss, nuova leader del Partito conservatore britannico e da oggi primo ministro del Regno Unito. «I Tories - ha ricordato Meloni - sono tra i fondatori della famiglia dei Conservatori europei che mi onoro di presiedere e sono certa che, insieme a lei, sarà possibile rafforzare la nostra già consolidata collaborazione politica e culturale».
Sempre ieri, infine, ha pubblicato un post per replicare a tutte le critiche dell'ultimo periodo. Eccolo: «Disumana! La Meloni ha nel suo programma il blocco navale per fermare gli sbarchi (e le morti in mare). Che vergogna! La Meloni vuole combattere i disturbi alimentari incentivando lo sport. Retrograda! La Meloni vuole investire sulla natalità. Crudele! La Meloni pubblica un video per solidarizzare con la vittima. Assurdo! La Meloni vuole investire in occupazione e sul taglio del cuneo fiscale invece di fare assistenzialismo sfrenato. Ebbene sì, rivendico tutto!».
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