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    I NAZISTI DELL'ILLINOIS, ANZI DI ENNA - OTTAVIO CAPPELLANI: ''LA STORIA DI 'MISS HITLER' È PRONTA PER IL CINEMA. L'ADDESTRATORE DELLE MILIZIE CHE DOVEVANO, NON SO, INVADERE PETRALIA SOTTANA, ERA UN ARIANO APPARTENENTE ALLA NDRANGHETA, POI PENTITO E COLLABORATORE DI GIUSTIZIA, CHE TENTAVA DI VENDERE AL GRUPPO UN KALASHNIKOV PER 140 EURO, MA NESSUNO SE LO VOLEVA COMPRARE. E QUINDI IL FEROCISSIMO E IMPAVIDO ADDESTRATORE PROPONEVA "LANCIAMO UNA BOTTIGLIA INCENDIARIA CONTRO UN CENTRO MIGRANTI", "BELLISSIMO, LO FAI TU?", "NO, FACCIAMOLO FARE A UN MAROCCHINO"


     
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    Ottavio Cappellani per ''la Sicilia''

    miss hitler miss hitler

     

    Questa rubrica è in missione per conto di Dio. Così, quando abbiamo saputo dei nazisti di Enna, appena abbiamo finito di rotolarci a terra dalle risate, la mente è corsa subito ai nazisti dell'Illinois del film "Blues Brother", e noi li odiamo i nazisti di Enna.

    La trama dell'operazione "Ombre Nere" sembra proprio quella di un film di nazisploitation, un sottogenere cinematografico che metteva insieme spogliarelliste cattive, e ambientazione di guerra, e che ha sfornato film culto come "Ilsa, la belva delle SS" o "La bestia in calore".

     

    Non ci credete? Facciamo un riassunto che è già un soggetto per la prossima trasposizione cinematografica.

    ottavio cappellani ottavio cappellani

    L'inchiesta nasce da un fattaccio di sangue a Pietraperzia, un tizio nazista, appartente al partito nazionalsocialista dei lavoratori, il cui motto è "invisibili, silenziosi e letali" spara dei silenziosissimi colpi di pistola contro il centro migranti "Don Bosco 2000". Attualmente il tizio è in cella per avere ammazzato, non troppo invisibilmente, il padre. Si scopre che il letale siciliano ha fra i suoi contatti "Miss Hitler", una finta bionda con un'aquila e una svastica tatuate sulla schiena, eletta, appunto, Miss Hitler in un concorso svoltosi sul social russoVk.

     

    L'operazione della Digos sta per saltare, "Miss Hitler" avverte "Il sergente maggiore di Hitler", una impiegata cinquantacinquenne di Curtarolo, che "un mio amico poliziotto di Torino dice che siamo sotto osservazione. Dobbiamo cancellare l'account Manu Manu", evidentemente l'account Manu Manu era il centro di questa cospirazione e non un account di una massaggiatrice, Manuela, specializzata nell'happy end.

     

    L'addestratore delle milizie che dovevano, non so, invadere Petralia Sottana, era un ariano appartenente alla ndrangheta, poi pentito e collaboratore di giustizia, che tentava di vendere al gruppo un kalashnikov per 140 euro, ma nessuno se lo voleva comprare. e quindi il ferocissimo e impavido addestratore proponeva "lanciamo una bottiglia incendiaria contro un centro migranti", "bellissimo, lo fai tu?", "no, facciamolo fare a un marocchino".

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    Tratto da una storia vera.

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