schiele/klimt royal academy
Caterina Belloni per la Verità
Cent' anni fa a Vienna morivano, a breve distanza l' uno dall' altro, Gustav Klimt ed Egon Schiele, due dei pittori più innovativi e importanti dell' epoca. Dei rivoluzionari, protagonisti della Secessione viennese, capaci con i loro dipinti di suscitare reazioni, positive e negative.
Un' abilità che non è venuta meno nonostante il passare del tempo, a giudicare da quello che accade in questi giorni. A Londra infatti i due artisti sono stati sottoposti alla «censura». La Royal academy ha deciso di dedicare una mostra agli artisti, in collaborazione con l' Albertina museum di Vienna.
L' esposizione, che aprirà il 4 novembre, si sviluppa intorno a 100 disegni di Schiele e Klimt, opere su carta suggestive, che raffigurano nudi di donne e di uomini. Immagini che all' epoca, in una società che usciva dalla guerra, avevano suscitato clamore, ma che erano comunque state accettate e che invece oggi sono state giudicate indecenti. Per riuscire a far accettare dal Garante della pubblicità il manifesto della mostra, infatti, la Royal academy ha dovuto tagliare le parti intime.
schiele/klimt royal academy
I problemi legati ai dipinti senza veli di Schiele e Klimt non iniziano oggi e già un anno fa li aveva avuti l' ufficio del turismo austriaco, che aveva deciso di lanciare una campagna pubblicitaria per invitare i cittadini inglesi a visitare Vienna. Per l' occasione erano stati scelti alcuni disegni realizzati da Schiele, raffiguranti uomini e donne nudi, ma quando l' ufficio affissioni della metropolitana londinese li aveva ricevuti li aveva giudicati offensivi e rimandandoli al mittente.
Di fronte a questa reazione, l' ente del turismo austriaco era rimasto stupito, ma alla fine aveva deciso di non cambiare il progetto. Anzi. I responsabili dell' ufficio avevano semplicemente preso il cartellone e applicato sui genitali, non ritenuti adatti alla vista del pubblico, una fascia di cartoncino con la scritta «Sorry. 100 years old but still too daring» («Scusate: abbiamo cent' anni ma siamo ancora troppo audaci»). E oggi ci risiamo: sugli autobus e nelle stazioni della metropolitana di Londra sono stati esposti dei nudi coperti da un cartoncino.
Le censure della Transport for London non sono una novità. Già nel 2008 aveva vietato un manifesto con un nudo di Venere che indossava solo una collana per pubblicizzare la mostra di Lucas Cranach.
schiele/klimt royal academy
In quell' occasione, però, il divieto era stato poi eliminato, mentre pare che per Schiele e Klimt non ci saranno margini di trattativa. Nonostante la decisione stia dividendo l' opinione pubblica. Da una parte ci sono coloro che ritengono inadeguato esporre immagini di nudo in un luogo come la metropolitana, frequentato anche da bambini e ragazzi.
Dall' altro chi sostiene che si tratta di opere d' arte e che quindi certe regole non hanno ragion d' essere. Soprattutto al giorno d' oggi, quando alcuni spot televisivi per prodotti di uso quotidiano ruotano intorno a doppi sensi sessuali e le pagine dei tabloid sono corredate di foto di starlette e influencer in topless o in abiti più che succinti.
schiele/klimt royal academy SCHIELE METROPOLITANA LONDRA
La vera domanda da porsi, però, probabilmente è un' altra. In un mondo che attraverso Internet trascina nelle case ogni tipo di eccesso, ha davvero senso che vengano «oscurati» disegni e acquarelli artistici che risalgono a cento anni fa? Parafrasando il Vangelo, si rischia di togliere la pagliuzza dall' occhio, dimenticandosi della trave.
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