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Estratto dell’articolo di Giuseppe Scarpa per www.repubblica.it
attacco di diarrea
La crociera è stata indimenticabile. Su questo ci sono pochi dubbi. Verrà per sempre ricordata. Però senza foto da incorniciare e da esibire nel salotto di casa. “Ti ricordi che bello?” Niente di tutto ciò. Il ricordo sarà più in versione thriller: “navigazione da incubo”, trascorsa spesso nelle toilette delle rispettive camere. Non da tutti, sia chiaro.
attacco di diarrea in macchina
Ma da molti, moltissimi italiani, nello specifico tanti romani, a bordo della Costa Fortuna, ribattezzata per l’occasione, con un pizzico di ironia da qualche passeggero Costa Sfortuna. Ma solo per una settimana, per quei maledetti sette giorni a partire dal 16 febbraio scorso. Sette giorni a bordo del vascello extralusso della Costa Crociere che solca il mar dei Caraibi. Un virus gastrointestinale ha colpito parte del personale di bordo e molti ospiti che sognavano un altro tipo di vacanza.
Facce verdi, febbri altissime, nausee, la pancia si attorciglia e contorce, sudore freddo e a letto, sdraiati su un fianco. Al massimo riso in bianco dopo 24 ore a combattere contro gli attacchi. Addio vacanza. Nessuna stella marina da osservare con maschere e boccaglio, nessun ballo, molto isolamento e poche escursioni nelle tappe prestabilite nel soggiorno a cinque stelle.
MEME SUL CASO DELLA CACARELLA A GUBBIO
L’apice però si è toccato nel volo di ritorno, dove un secondo consistente gruppo di turisti, che ha avuto la fortuna di non ammalarsi durante la crociera, ha sfogato il micidiale virus durante il rientro in Italia dal Guadalupa a Fiumicino. Una sorta di replica del film “L’aereo più pazzo del mondo”.
Le hostess con le mani nei capelli e il terrore di infettarsi anche loro, con i vacanzieri che prendevano d’assalto i bagni dell’aereo o si sfogavano nelle buste di cartone messe a disposizione, in abbondanza, a favore degli sfortunatissimi passeggeri.
“Sia chiaro – spiega Paolo un turista che ha trascorso la settimana da horror - sono cose che possono capitare, il personale di Costa Crociere, quello sanitario nello specifico, è stato ineccepibile. Veri professionisti. Però la vacanza tanto agognata è finita ugualmente nel peggiore dei modi. Al bagno”, sottolinea sorridendo.
meme attacco di diarrea in macchina 2
“Capisco che è finita. Un paio di ore dopo anche io sgomito con lei per andare alla toilette. Dalla nave si prendono cura di noi in modo professionale, però, purtroppo, la nostra crociera si conclude così, anche se in questa folle settimana di vacanza il peggio si trascina sino all’ultimo”. Nel viaggio in aereo verso Roma “è accaduto l’imponderabile”, sottolinea Paolo.
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