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    SGOMORRATI PER ERRORE - I PM DI NAPOLI CHIEDONO L´ARCHIVIAZIONE PER IL PADRE DI ROBERTO SAVIANO, COINVOLTO PER UN CASO DI OMONIMIA IN UN’INCHIESTA PER TRUFFA - IN UN´INTERCETTAZIONE AMBIENTALE, DUE CANCELLIERI DELLA COMMISSIONE TRIBUTARIA AVEVANO LANCIATO IL SASSO: “HO IL FASCICOLO DEL PADRE DI ROBERTO SAVIANO. HA FATTO LA COMBINE CON I CENTRI MEDICI. È UN MEZZO IMBROGLIONCELLO” - IL CASO E’ CHIUSO…


     
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    Conchita Sannino per "la Repubblica"

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    Il padre dello scrittore Roberto Saviano coinvolto in una storia di raggiri alla giustizia tributaria? Trentasei giorni dopo, gli accertamenti dei pm napoletani smontano, carte alla mano, questa ipotesi. Il Saviano citato, concludono, è un omonimo. E chiedono l´archiviazione per il medico, nonché papà dell´autore di Gomorra, il 56enne Luigi Saviano. Che, di fatto, non era mai entrato in questo scandalo.

    È il 19 marzo quando, nel blitz con 60 arresti firmato dal pool antimafia di Napoli, che colpisce 16 giudici tributari e soprattutto il gruppo imprenditoriale dei Ragosta ritenuto vicino al clan camorristico dei Fabbrocino (ipotesi poi esclusa dal Riesame), spunta d´un tratto il nome di Saviano senior.

    ROBERTO SAVIANOROBERTO SAVIANO

    Si riferiscono a lui, in un´intercettazione ambientale, due cancellieri della seconda sezione della commissione Tributaria di Napoli. Due righe, in mezzo alle 1200 pagine dell´ordinanza di custodia, accendono i riflettori. Un uomo, non identificato, parla alla signora Liliana: «Roberto, ci sta? Gli volevo dire che ho il fascicolo del padre di Roberto Saviano. È raccomandato da Corrado Rossi! Perché il padre di Roberto Saviano (...) ha fatto la combine con i centri medici, le radiologie e mo´ ha il fascicolo da me e poi Corrado Rossi (un giudice, ndr) mi ha raccontato tutta la storia (...), il padre... è un mezzo imbroglioncello». Si leggeva nell´ordinanza: «Si può notare che accanto al nome di Saviano (e Colella), il giudice Rossi ha trascritto negli appunti, alla voce ricorsi, la somma di euro 6.000».

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    È un caso nel caso. Ma il giorno dopo - si apprende oggi -Saviano senior, quello vero, si presenta al procuratore antimafia Federico Cafiero de Raho, pronto a dimostrare con documenti che lui non aveva «mai presentato ricorso allo Stato per avere rimborsi» e quindi «non poteva che essere un omonimo» il Saviano citato in quei discorsi. I pm Francesco Curcio, Alessandro Milita e Ida Teresi verificano, in effetti, che «la persona identificata come il padre di Saviano non ha alcuna pratica in quella sezione». Ci sono dei Saviano, omonimi, in altre sezioni. Il caso è chiuso.

     

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