Ettore Mautone per leggo.it
coronavirus
Sono tre i casi di positività al coronavirus individuati ieri in Campania in base al test effettuato al Cotugno e ora in attesa di conferma dall’Istituto superiore di Sanità. Il laboratorio del Cotugno, diretto da Luigi Atripaldi fa parte della rete nazionale autorizzata dal Ministero e coordinata a livello centrale dal super laboratorio dell'Istituto superiore di Sanità che è autorizzato a fornire ufficialità ai casi sisultati popsitivi al test nelle varie regioni. Tutti i pazienti campani sono di rientro dalla Lombardia e sono in buone condizioni di salute.
La prima è una donna di 24 anni della provincia di Caserta (Ruviano) e l’altra un tecnico di laboratorio della provincia di Salerno attualmente entrambe ricoverate al Cotugno in isolamento. Il terzo è un professionista che abita nella zona di Piazza Carlo III in quarantena in sorveglianza attiva da parte della Asl Napoli 1. Tutti come detto sono rientrati di recente dalla Lombardia e accusano sintomi sfumati.
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Ma andiamo con ordine. Il primo caso individuato riguarda una ragazza di 24 anni che si è presentata martedì sera al Cotugno con una congiuntivite e altre alterazioni alle alte vie respiratorie. In ambulatorio il medico del pronto soccorso ha intuito, in base alla ricostruzione degli spostamenti della ragazza (andata in auto a Milano insieme al fidanzato e a un’amica e rientrata dopo pochi giorni) che potesse esserci qualcosa di sospetto. E per questo le ha praticato il tampone. Dopodiché è rientrata a casa con i mezzi propri. Appreso della positività al test tramite un’ambulanza attrezzata del 118 è stata riportata nell’ospedale specializzato per le malattie infettive e ricoverata in isolamento. Le sue condizioni sono buone. Sono in corso esami sui contatti. Anche il fidanzato ha la febbre e sono in corso gli esami.
L’altra donna è un tecnico di laboratorio della provincia di Salerno di origini ucraine che lavora a Cremona e tornata nel Cilento a Montano Antilia dove ci sono i suoi familiari, per un periodo di ferie. Dopo aver accusato febbre e faringite si è recata all’ospedale di Vallo della Lucania dove è stata ricoverata in isolamento e richiesto il test al Cotugno risultato poi positivo.
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E’ stata disposta la quarantena per il personale sanitario venuto in contatto con lei e richiesto il tampone per tutti i contatti stretti. Probabile che alcuni saranno messi in quarantena secondo le direttive del governo che prevede tamponi solo per i casi sospetti che accusano sintomi. La mamma e la figlia della biologa, ricoverate a Battipaglia per controlli, sono risultate entrambe negative al tampone.
Il terzo caso, individuato nella tarda serata di ieri, riguarda un professionista napoletano residente nella zona del centro storico e di rientro da Milano. Accusando faringite e decimi di febbre si è recato di sua spontanea volontà e con mezzi propri al Cotugno per controlli. Effettuato il tampone è stato rispedito a casa. Il test è risultato positivo ed è stato pertanto preso in carico dalla Asl e dal dipartimento di prevenzione per una sorveglianza attiva in quarantena che durerà 20 giorni. I sintomi che accusa non sono gravi e dunque si è deciso di non ricoverarlo in ospedale. Per tutti sono attesi in giornata i riscontri dall’Istituto superiore di Sanità.
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