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    SPINELLI, CHE AMICO D'ORO! – NEL LUGLIO 2022 L'EX PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ PORTUALE DI GENOVA, PAOLO EMILIO SIGNORINI, CONFIDÒ AD ALDO SPINELLI DI NON AVERE PIÙ SOLDI PER PAGARE IL MATRIMONIO DELLA FIGLIA: “MI RESTA UN BUCO DA 13.200 EURO”. E L'IMPREDITORE, CHE DA SIGNORINI DOVEVA OTTENERE L'OK PER LA CONCESSIONE DEL TERMINAL RINFUSE, LO TRANQUILLIZZÒ: “VIENI A CASA MIA E TE LI DO IO… CERTO, TI COSTA 100MILA EURO QUESTO MATRIMONIO” – L’AMMISSIONE DI SIGNORINI DAVANTI AI PM: “TOTI MI TELEFONÒ PER VELOCIZZARE LA PRATICA DEL RINNOVO TRENTENNALE…”


     
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    1 - SIGNORINI E IL MATRIMONIO (DA 100 MILA EURO) DELLA FIGLIA, A SPINELLI DISSE: «ALDO, È UN CASINO: HO UN BUCO E I SOLDI NON LI HO». E LUI: «TE LI DO IO, PAOLO»

    Estratto dell’articolo di Alessandro Fulloni per www.corriere.it

     

    PAOLO EMILIO SIGNORINI PAOLO EMILIO SIGNORINI

    «Poi lì sinceramente un casino. Oggi parto perché domani c'è il matrimonio di Giulia... devi vedere quanto mi è costato... devo fare un bonifico a saldo per il matrimonio e ho già fatto settantamila euro di spese... resta un "buco" da 3.800 euro e io questi soldi non li ho più». È il 14 luglio 2022. Le 9 di mattina. Paolo Signorini e Aldo Spinelli, come di consueto, cominciano la loro giornata con una colazione al bar «La piazza», delizioso caffè in piazza Marsala dove lavora una delle ragazze in gran confidenza con il Sciò. Il tono è quello di due vecchi amici […]

     

    PAGO - ALDO SPINELLI MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA PAGO - ALDO SPINELLI MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

    All'indomani ci sarà il matrimonio della figlia, cerimonia che gli è costata una valanga di soldi. «Belin ragazzi, ma che cosa ci hai fatto», chiede sgranando gli occhi Aldo, uno per cui i quattrini non sono mai stati un problema. Il manager replica sospirando: «La location, tutte le tensostrutture... sai questa qui è una che sta sempre (e poi fa un gesto con la mano, ndr)».

    Spinelli: «Eh, lo so ho capito».

    Signorini: «Faceva la vittima...».

    Spinelli: «Ma i figli servono solo per quello, per mantenerli e dargli i soldi». Signorini: «Non mi ha mai chiesto un euro».

    Spinelli: «eh, ho capito... belin, però adesso ti costa quasi 100.000 euro, 'sto matrimonio, è giusto eh, è tua figlia Paolo...». 

     

    Aldo Spinelli Aldo Spinelli

    […] Aldo, generosissimo, davanti alle difficoltà di Signorini dice, riferendosi ai soldi che mancano: «Ma te li do io, Paolo», «un regalo da 3.200 euro lo può fare chiunque». Paolo però adesso dettaglia meglio la cifra, forse un istante prima non era stato così chiaro: «13.200 euro».

     

    «Tredicimila...  eh Paolo, io te lo faccio ma... 13.000, devi fare un bonifico di 13.200. E tu in banca non c'è lo hai?». «Aldo ho speso tutto». Il Sciò cerca di trovare una soluzione, «a mali estremi  ci vediamo a casa mia a mezzogiorno, all'una ti do i soldi, 15 mila euro, poi trovi te il modo» di versarli, «è pericoloso».

     

    paolo emilio signorini paolo emilio signorini

    C'è da inventare una motivazione per quel conto, Aldo suggerisce «il catering». Ma Signorini è sconfortato: «È un casino, ma come ho fatto a entrare in un casino». Alle nozze, l'informativa delle Fiamme Gialle riserva una sessantina di pagine.

     

    Per pagare la cerimonia l'ex presidente dell'Autorità comincia a chiedere soldi a destra e a manca e va anche detto che lunedì Signorini,  assistito dagli avvocati  Enrico e Mario Scopesi, ai pm che lo hanno interrogato ha fornito le sue spiegazioni. Per l'accusa, i soldi provenienti dal Sciò sono l’ennesimo regalo dell’imprenditore per ottenere in cambio aiuti sulle pratiche portuali che gli interessavano.

     

    E IO PAGO - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA E IO PAGO - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

    «Non è così, un’amica mi ha dato 15 mila euro e glieli ho restituiti con le vincite al casinò, che ammontavano 40 mila», è la linea di Signorini. Spinelli però lo ha già contraddetto durante l’interrogatorio di garanzia davanti alla giudice Paola Faggioni, ammettendo la consegna del denaro e l’attesa della restituzione dopo un premio di produzione.

     

    È vero però che Signorini ridà i soldi alla sua ex compagna, sia pure dilazionando la consegna e lasciando comunque piuttosto perplessa la donna. Che si confida con l'amica del cuore alla quale «sembra impossibile che una persona, farabutto con le donne, però con la testa sulle spalle, si sia messo a fare il c. in questa maniera». Un riferimento alla vita con Spinelli, «un giro di uscite», «che l'ha cambiato tantissimo» dicono le due donne. […]

     

    2 - E SIGNORINI SPIEGA AI PM: «TOTI MI TELEFONÒ PER VELOCIZZARE LA PRATICA»

    Estratto dell’articolo di Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”

     

    PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI

    «Toti mi telefonò per velocizzare la pratica del rinnovo trentennale del Terminal Rinfuse, ma tutti mi chiamavano per le pratiche». Era normale al porto di Genova chiamare Paolo Emilio Signorini per spingere su questo o quel dossier. Davanti ai pm del capoluogo ligure l’ex presidente dell’Autorità portuale, oggi ad di Iren sospeso dalle funzioni, generalizza.

     

    Lo chiamava Toti, lo chiamava Spinelli , lo chiamava Vianello. Chiamavano tutti quelli che cercavano di portare avanti delle pratiche. E quella del Terminal Rinfuse era la più importante perché lì si decideva il futuro della logistica che vedeva in prima linea l’imprenditore Aldo Spinelli. «Era stata aperta nel 2019, è normale che sollecitassero… ma io non ho favorito nessuno», ha detto nella sostanza Signorini. La Procura ritiene invece che il favore a Spinelli ci sia stato: il rinnovo di 30 anni della concessione.

    PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI PAOLO EMILIO SIGNORINI - GIOVANNI TOTI

     

    Cosa che l’imprenditore avrebbe ricambiato con generosità: denaro, viaggi, soggiorni a Montecarlo, borse di Chanel e bracciali Cartier, fiches per il casinò. Secondo l’accusa Signorini è il grande corrotto di questa inchiesta, il solo a essere finito in galera.

     

    Nelle due ore e mezza d’interrogatorio davanti ai pm, assistito dagli avvocati Enrico e Mario Scopesi, ha respinto quell’accusa: «Ho avuto dei comportamenti poco opportuni con Spinelli, al quale sono legato da amicizia, ma nessuna corruzione. Io ho sempre agito negli interessi del porto, non per fini privati».

     

    Gianluigi Aponte, Paolo Signorini e Alfonso Lavarello Gianluigi Aponte, Paolo Signorini e Alfonso Lavarello

    La Procura vede un comun denominatore con la difesa di Toti. La stessa telefonata a Signorini era stata infatti contestata anche al governatore. «Volevo comprendere la situazione in cui si trovava la pratica… Me lo aveva chiesto Spinelli. È doveroso per la pubblica amministrazione evadere le richieste velocemente». […]

    paolo emilio signorini paolo emilio signorini

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