Riceviamo e pubblichiamo:
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Si comunica che l’istituto Salesiano don Bosco di Alassio è del tutto estraneo alle vicende che si stanno diffondendo sui social e sui giornali on-line a partire dal giorno 8 Settembre di un proprio coinvolgimento in fatti e situazioni di cui non è assolutamente responsabile ed è totalmente estraneo ad essi.
Tali notizie sono relative a vicende che se mai accadute, riguarderebbero esclusivamente un’attività educativa organizzata dalla scuola media statale Ollandini.
Esse sono comunque del tutto ingiustificatamente fortemente lesive dell’immagine e della reputazione della scuola salesiana Don Bosco, che da anni fa dell’educativo e della crescita integrale dei ragazzi il motivo del suo essere e lavorare.
Ferma quindi ogni riserva di eventualmente agire in tutte le competenti sedi per il ristoro di tutti i danni subiti e subendi, si chiede a tutti i responsabili delle diverse testate giornalistiche, che hanno divulgato tali informazioni, di cessare immediatamente la divulgazione di notizie che in qualsiasi modo e a qualsiasi titolo possano mettere in relazione suddetti presunti eventi con l’istituto, nonché di correggere immediatamente quanto di diffamatorio da loro pubblicato, avendo per di più proceduto senza aver consultato prima le fonti interessate.
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Il direttore
Don Giorgio Francesco Zazza
IN GITA CON RAGAZZI IN OVERDOSE COCAINA, PRETE SOSPESO
(ANSA) - Un prete è stato sospeso dagli incarichi pastorali dopo che a giugno ha avuto un malore per avere assunto droga, mentre era in gita a Cremona con alcuni studenti della scuola media statale Ollandini di Alassio (Savona), dove stava facendo una supplenza di un paio di settimane. Il sacerdote ora segue un programma terapeutico e riabilitativo. "La vicenda è stata affrontata con tempestività. Non ci sono stati o danni a terzi, soprattutto ai minori - ha spiegato all'ANSA il vescovo di Albenga-Imperia Giacomo Borghetti -. Il soggetto è stato ripreso da me, abbiamo parlato e ovviamente abbiamo concordato un piano terapeutico e di recupero e devo dire che è molto collaborativo".
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Protagonista della vicenda è stato un prete di Alassio. E' stato soccorso dopo il malore, finendo in ospedale, proprio dagli studenti che stava accompagnando in gita nella città del torrone e sui quali avrebbe dovuto vigilare. Il caso era rimasto riservato fino ad oggi, quando lo 'scandalo' ha iniziato a circolare ed è stato interpellato lo stesso vescovo per chiarire come siano andati i fatti. Monsignor Borghetti ha confermato che, comunque, il sacerdote è stato temporaneamente sospeso dagli impegni pastorali. "Abbiamo concordato un piano terapeutico e di recupero - ha ribadito -. Mi sono stupito, che notizie del genere, escano soltanto ora".
Quanto all'evento in sé, il vescovo preferisce parlare di malore conseguente l'assunzione di sostanza stupefacente, più che di overdose. "Il termine overdose ha un significato clinico ben preciso - sottolinea del resto Borghetti -. Quella del malore è la versione più vicina alla verità". Se il sacerdote alla fine sarà o meno sospeso definitivamente dal proprio mandato pastorale "dipenderà dall'esito di questo percorso di recupero - ha anche spiegato il vescovo -. Lui, comunque, mi sembra collaborativo, si è reso conto di aver commesso un errore. E' come una persona che, saputo di aver contratto la polmonite, accetta di andare in ospedale, ed ora è convalescente".
COCAINA