educazione finanziaria
(ANSA) - In Italia il livello di conoscenza finanziaria e assicurativa resta insufficiente e l'analfabetismo in questo campo addirittura aumenta. Il numero di "analfabeti" finanziari sale di due punti percentuali in un anno fino al 12%, secondo l'osservatorio Edufin Index realizzato da Alleanza Assicurazioni, Compagnia di Generali Italia, insieme a Fondazione Mario Gasbarri e con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi.
L'Osservatorio ha indagato le conoscenze finanziarie e assicurative della popolazione, basandosi su un campione di 4.000 intervistati. Il livello medio di Edufin Index si attesta a 56 su 100, al di sotto della sufficienza di 60, nel 2024. Lo studio conferma un gender gap, di cinque punti, a sfavore delle donne e un gap geografico tra Nord e Sud di quattro punti. Aumenta inoltre il generation gap che vede i giovanissimi tra 18 e 24 anni con punteggi inferiori di sette punti a quelli dei più adulti oltre i 35 anni.
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Dall'osservatorio emerge come, dopo un netto miglioramento di chi raggiungeva la sufficienza nel 2023, si è assestata nell'ultimo anno l'alfabetizzazione finanziaria e assicurativa degli italiani. Solo il 40% della popolazione che raggiunge la sufficienza dopo il 41% del 2023 e il 34% del 2022.
Lo scorso anno, tassi e mutui in costante aumento avevano spostato l'attenzione dei media su questo tema e reso prioritario per i cittadini rimanere informati e occuparsi di più delle proprie finanze. Dall'osservatorio di Alleanza Assicurazioni emerge anche come nelle decisioni finanziarie è determinante se una donna è o no in coppia. Nel caso dei single infatti non esiste gender gap ma, tra gli accoppiati, il punto di vista delle donne pesa significativamente di meno, anche quando queste sono le principali percettrici di reddito.
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"L'educazione finanziaria e assicurativa incide in maniera determinante sul benessere e l'equità sociale del Paese", ha dichiarato il ceo di Alleanza Assicurazioni e country chief marketing & product officer di Generali Italia, Davide Passero. "Solo cittadini adeguatamente preparati - ha aggiunto - sono in condizione di compiere scelte consapevoli e informate, non influenzate dall'emotività", ha spiegato chiamando a "un'azione corale da parte di operatori privati, istituzioni e associazioni per migliorare l'attuale livello di conoscenza della popolazione".
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Passero ha sottolineato anche come negli ultimi anni ci sia "una crescita delle consapevolezza" su questi temi anche nel dibattito pubblico. Tra i segnali positivi, oggi i genitori dedicano più tempo all'insegnamento finanziario verso i figli e i giovani d'oggi cominciano a gestire prima il denaro rispetto al passato. Nella Generazione Z dei nati tra 1997 e 2012 si riduce il gap di genere rispetto alle precedenti generazioni, anche se rimane ancora bassa la percentuale di ragazze che riceve la "paghetta" regolarmente (il 20% contro il 24% dei ragazzi).
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