GABRIELE GRAVINA GIUSEPPE MAROTTA
(ANSA) - Il muro contro muro tra Figc e Serie A prosegue. E se la Federcalcio deposita la sua proposta di modifica dello statuto che ricalca quella già presentata lunedì in consiglio federale, di contro la massima Lega italiana continua a non ritenerla soddisfacente. Il terreno di scontro non è più tanto sui pesi politici, quanto sui concetti di autonomia e intesa, per questo nella giornata di domani la A dovrebbe produrre la sua controproposta.
La federazione aveva tempo fino alle 19 oggi di per presentare la sua proposta che andrà poi al voto nell'assemblea di lunedì 4 novembre, e nel documento i punti di riforma sono tre: l'autonomia per l'organizzazione dei campionati di tutte le Leghe e quella gestionale all'Aia, il diritto d'intesa per la Lega di A sulle materie di sua specifica competenza e una nuova riformulazione dei pesi elettorali e delle rappresentanze in Consiglio Federale.
GABRIELE GRAVINA - FIGC
Dunque, secondo la proposta Figc i consiglieri della A passerebbero da tre a quattro, mentre il peso politico del comparto professionistico arriverebbe al 36% a fronte del 34% della LND. L'arma del contendere, però, è la famosa 'intesa', ovvero quella che prevede l'accordo tra Federcalcio e Serie A per materie di specifiche competenza della massima lega (come le licenze nazionali e la lista degli extra comunitari).
Su questo si è incentrato lo scambio di corrispondenze di oggi tra i presidenti Gravina e Casini. Perché la Serie A ritiene non adeguate le proposte federali che se prima, in caso di stallo tra le parti, prevedevano la Giunta Coni per dirimere la questione, ora puntano al mantenimento dello status quo applicando il regolamento della stagione precedente; la serie A, dal canto suo, continua a chiedere che il suo sia un parere vincolante su questi temi.
gabriele gravina luigi de laurentiis luca cordero di montezemolo
La Federcalcio, però, ritiene di aver già teso la mano, accettando quelle che erano le richieste della A sulla questione della maggiore autonomia presentate anche lo scorso febbraio. Dunque sono ore febbrili con i club di A che torneranno a riunirsi domani in video conferenza in assemblea.
Un incontro dal quale dovrà uscire una controproposta figlia di una sintesi delle diverse bozze circolate tra le società in queste ultime ore. Il tempo stringe e sullo sfondo resta la possibilita' di un ricorso della Lega sul regolamento assembleare, lì dove il voto e' regolato ancora dai vecchi pesi elettorali pre emendamento Mulè. La Figc conta in ogni caso di avere un'ampia maggioranza
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