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    I TEDESCHI VANNO ALL'ASSALTO DI CHRISTINE LAGARDE: "LA BCE HA COMPRATO TROPPI BOND ITALIANI" - L'ASSALTO ARRIVA ALLA VIGILIA DELLA RIUNIONE IN CUI LA BCE DOVREBBE CONFERMARE LA FINE DEL PROGRAMMA DI AIUTI PANDEMICI NEL MARZO 2022 - PER L'ISTITUTO DI RICERCA TEDESCO ZEW, LA BANCA CENTRALE HA FAVORITO ITALIA, SPAGNA, GRECIA E PORTOGALLO CON IL SUO PIANO D'ACQUISTI DI TITOLI PUBBLICI E PRIVATI DELL'EUROZONA, LANCIATO NEL MARZO 2020 PER 1.850 MILIARDI DI EURO…


     
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    Fabrizio Goria per "la Stampa"

     

    christine lagarde. christine lagarde.

    Alla vigilia della riunione più importante dell'anno per la Banca centrale europea, la discussione si è infiammata. Ad accendere la miccia è stato l'istituto di ricerca tedesco Zew, spesso critico verso le decisioni assunte da Christine Lagarde. A questo giro, proprio quando la Bce dovrebbe confermare la fine del programma di aiuti pandemici nel marzo 2022, lo Zew accusa Francoforte di aver finora favorito alcuni Paesi negli acquisti: Italia, Spagna, Grecia e Portogallo.

    christine lagarde con mario draghi christine lagarde con mario draghi

     

    Il clima del meeting rischia dunque un inasprimento inatteso, mentre la Federal Reserve americana sta per lanciare l'exit strategy. Non bastavano le pressioni dei mercati finanziari, che iniziano a dubitare sulla credibilità della Bce riguardo alle fiammate dell'inflazione. Secondo Lagarde sono ancora da considerarsi come «temporanee», termine che invece la Fed di Jerome Powell ha smesso di utilizzare.

     

    Ora anche la Germania, che sta fronteggiando un periodo di aumento generalizzato dei prezzi al consumo fra i più elevati dalla riunificazione, mette pressione. L'analisi dello Zew fa notare i presunti squilibri con cui sarebbe stato condotto il Pandemic emergency purchase programme (Pepp), il piano d'acquisti di titoli pubblici e privati dell'eurozona, lanciato nel marzo 2020 per complessivi 1.850 miliardi di euro.

    JENS WEIDMANN ANGELA MERKEL JENS WEIDMANN ANGELA MERKEL

     

    Doveva essere utilizzato secondo le quote (il cosiddetto capital key) con cui le banche centrali nazionali detengono il capitale della Bce, e invece ha finora favorito Roma (+8,1% rispetto al previsto 13,81%), Madrid (+4,2%), Atene (+3,8%) e Lisbona (+3,1%). Questa la media finora, ma bisogna anche sottolineare come la quota di acquisti eccedente per l'Italia era del 13,1% nel 2020, per poi calare al 2,5% nell'anno in corso. Il tema, secondo gli economisti tedeschi, resta.

     

    La fine del Pepp e lo spettro dell'inflazione saranno i temi più dibattuti. Secondo le indiscrezioni, sarà confermata la natura transitoria dei rialzi dei prezzi, elemento che non impone un ritiro prematuro degli stimoli. Dovevano terminare nel prossimo marzo, e così sarà.

    weidmann della bundesbank e lagarde weidmann della bundesbank e lagarde

     

    Inoltre, l'ammontare complessivo del programma sarà reinvestito fino al 2023 inoltrato. Scelta che permetterà, spiegano fonti interne della Bce, un adeguato supporto per l'economia dell'eurozona nella fase di consolidamento post-Covid, ancora fragile. Un atteggiamento prudente che però sta facendo impensierire la Germania, proprio nell'ultima riunione di Jens Weidmann, che lascerà la Bundesbank a fine mese.

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