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    ELON, MA COME TI SEI RIDOTTO? – D’ORA IN POI TUTTI I TWEET DI MUSK DOVRANNO ESSERE VAGLIATI DAL SUO AVVOCATO, E NON POTRÀ IN NESSUN CASO AMMETTERE O NEGARE DI AVER COMMESSO UNA FRODE – EMERGONO ULTERIORI DETTAGLI DELL’ACCORDO CON LA SEC, LA CONSOB STATUNITENSE, CHE PUNISCE L’INVENTORE DI TESLA DOPO IL CINGUETTIO DA STRAFATTO SUL RITIRO DELLA SOCIETÀ DAL MERCATO


     
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    Lorenzo Fantoni per www.lastampa.it

     

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    Elon Musk ha raggiunto un accordo con la SEC, la Commissione per i Titoli e gli Scambi statunitense, dopo il terremoto generato dal suo tweet in cui dichiarava l’intenzione di rendere Tesla una società privata.

     

    Il patteggiamento prevede un pagamento di 40 milioni di dollari, metà pagati dalla società e metà direttamente da Musk, somma che verrà ridistribuita tra gli investitori come risarcimento per i danni generati dalle sue affermazioni.

    ELON MUSK TESLA PRIVATA ELON MUSK TESLA PRIVATA

     

    Inoltre, Musk dovrà dimettersi dalla presidenza di Tesla e non ricoprire quel ruolo per almeno tre anni, pur restandone l’amministratore delegato. Per evitare ulteriori sconvolgimenti societari tutte le sue comunicazioni saranno vagliate da un avvocato, inclusi i suoi tweet, e non potrà in nessun caso ammettere o negare di aver commesso una frode. Questo vuol dire sostanzialmente che non è autorizzato a dichiarare pubblicamente di non aver fatto niente di male.

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    Tutto nasce da un tweet del 7 agosto scorso in cui l’imprenditore aveva palesato a sorpresa l’intenzione di voler ritirare Tesla dal mercato, fissando un prezzo di 420 dollari ad azione. Il numero, che negli Stati Uniti è un modo gergale per identificarsi come consumatori di cannabis, aveva fatto pensare a uno scherzo, visto che Musk non ha mai nascosto di farne uso .

     

    Per questo motivo la SEC ha bollato le sue dichiarazioni come ingannevoli, nonostante le rassicurazioni sulla presenza di tutte le coperture necessarie, e ha proceduto con l’incriminazione. Benché Musk abbia più volte cercato dei contatti in Arabia Saudita per trovare i fondi necessari, per la SEC non c’erano basi solide per l’operazione.

    elon musk con larry page e sergei brin elon musk con larry page e sergei brin

     

    Adesso Musk avrà un’udienza con la SEC a febbraio, mentre il Dipartimento di Giustizia prosegue la sua inchiesta sul fallito tentativo di privatizzazione e alcuni investitori si preparano a fargli causa per le perdite derivanti dalle sue affermazioni.

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