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    LA GUERRA NON SI PAPPA IL TURISMO – I VACANZIERI SE NE FOTTONO DELLE TENSIONI INTERNAZIONALI E INVADONO L’ITALIA: SECONDO L’AGENZIA NAZIONALE PER IL TURISMO, A GIUGNO SI STIMA UN INCREMENTO DELLE PRESENZE DEL 324% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2021 E UN +222% A LUGLIO – NUMERI CHE RIPORTANO IL SETTORE A LIVELLI PRE PANDEMICI ANCHE GRAZIE ALL’ALLENTAMENTO DELLE MISURE DI CONTENIMENTO DEL COVID: NONOSTANTE I CASI SIANO TORNATI A SALIRE, 36 PAESI HANNO REVOCATO TUTTE LE RESTRIZIONI E…


     
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    Andrea Cappelli per “Libero quotidiano”

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    In Italia il turismo continua a crescere, a dispetto delle tensioni internazionali provocate dalla guerra. A ratificare lo stato di cose è un’indagine commissionata dall’Enit (Agenzia nazionale per il turismo), dalla quale emerge un dato incoraggiante: nonostante il periodo complicato che tutta Europa sta attraversando, al momento il conflitto russo-ucraino sembra avere avuto un impatto minimo sulle prenotazioni nel nostro paese.

     

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    Stando ai dati diffusi dall’Ufficio Studi Enit, infatti, le prenotazioni verso l’Italia nel periodo estivo stanno registrando un notevole incremento rispetto allo scorso anno, anche in rapporto a un campione di diversi paesi stranieri classificati come nostri principali competitor.

     

    INCREMENTO

    Per il mese di giugno si stima infatti un incremento del 324% rispetto allo stesso periodo nel 2021 e un +222% (sempre in rapporto allo scorso anno) per il mese di luglio. Nonostante lo scenario drammatico della guerra in Ucraina, infatti, la stragrande maggioranza delle prenotazioni alberghiere ed extra alberghiere (90%) sono state confermate per entrambi i periodi: da un’ulteriore analisi emerge inoltre che la maggior parte di esse è stata effettuata al telefono o online.

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    Quanto alla composizione sociale del campione preso in esame, al primo posto spiccano le coppie e le famiglie con figli, seguite dai turisti in viaggio di piacere. Se le prime due categorie hanno mostrato una predilezione per le strutture extra alberghiere (case vacanze, bed and breakfast, agriturismi ecc), i secondi privilegiano gli alberghi. A riprova di questo trend, meno della metà dei gestori delle strutture intervistati (40%) ha dichiarato che il conflitto russo - ucraino sta avendo degli effetti sul proprio business. Secondo la maggior parte degli operatori, però, l’impatto maggiore delle tensioni internazionali si rifletterà nel breve termine sull’aumento dei costi del gas e dell’energia, che incidono sulle strutture.

     

    «È l’esordio - afferma Roberta Garibaldi, amministratore delegato di Enit - di un’estate che ci riporta a sentori pre pandemici e a un futuro turistico con trend che pongono al centro la sostenibilità e il valore del viaggiare, declinando elementi di personalizzazione dell’offerta».

     

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    Anche il traffico aereo europeo mostra una crescita costante da metà marzo a inizio maggio. Nel dettaglio, le prenotazioni mostrano una crescente domanda di viaggi intraeuropei e di voli dagli Stati Uniti con destinazione Europa. Un incremento favorito anche dall’abolizione o dall’allentamento delle misure di sicurezza anti Covid: da maggio, 36 Paesi hanno infatti revocato tutte le restrizioni di viaggio fino a quel momento in vigore.

     

    IL PNRR

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    A commentare il trend positivo del settore è stato anche il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, impegnato ieri a Cagliari nell’ambito di un evento dedicato al Pnrr. «Quest’anno - ha dichiarato - per il turismo ci aspettiamo numeri superiori a quelli del 2019. Durante la pandemia abbiamo lavorato molto sulla promozione “Italia su Italia” ed è un dato positivo. Gli italiani l’hanno scoperta, si sono trovati bene e siamo la nazione che vede meno persone uscire dal territorio di tutta Europa. Questo, unito al ritorno degli stranieri, garantirà una grande stagione».

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    Ragionando sugli obiettivi futuri, il ministro rivela che «la nostra intenzione è sviluppare il turismo nel tempo e nello spazio, durante tutto l’anno e lungo tutto il territorio nazionale. L’Italia è prima al mondo come destinazione turistica nei desideri dei viaggiatori, ma poi si rivela quinta per numero di arrivi». Nel complesso, le risorse previste dal Pnrr per il comparto turistico sono circa 7 miliardi.

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