Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”
Alessandro Moggi
Moggi jr entrerà nell’Aniene di Malagò
Alessandro Moggi, il figlio del famosissimo Luciano, è pronto ad entrare nel Circolo Canotteri Aniene caro al rieletto presidente del Coni Giovanni Malagò. Classe 1972, Moggi junior ha presentato la domanda per far parte dell’esclusivo sodalizio romano, il luogo più “in” della capitale.
Tra gli atleti del calcio assistiti dal figlio di Luciano Moggi c’è il bomber della Lazio Ciro Immobile, del quale ha detto: “È una star in tutti i sensi. Ciro lo metto in cima ai top player e uomini che ho conosciuto in questi 27 anni di carriera. Un ragazzo fatto di cuore, generosità, bontà e principi. Ha costruito una bellissima famiglia, anche grazie a quella d’altri tempi che lo ha cresciuto”. Informate Alessandro Moggi che all’Aniene i tifosi della “maggica” Roma sono tanti…
giovanni malago foto di bacco (2)
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Una statua per Paolo Rossi
A distanza di quasi quaranta anni dalla magica notte dell'11 luglio 1982 allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, quando la nazionale italiana di calcio vinse i mondiali, e in ricordo di uno dei principali artefici di quel successo, Paolo Rossi, verrà realizzata e collocata nella frazione pratese di Santa Lucia una scultura in ricordo e in omaggio al mitico "Pablito".
paolo rossi
Tutto nasce dall’idea di Elisa Morucci, giovane artista fiorentina che, all’indomani della scomparsa del campione, il 9 dicembre 2020, ebbe l’idea di dedicargli una scultura. Il comune di Prato guidato da Matteo Biffoni e la Pro loco "Santa Lucia insieme" hanno sposato l'idea e presto la scultura sarà posizionata proprio nel luogo dove sessanta anni fa Rossi iniziò la sua meravigliosa carriera di campione. Intanto il presidente del Coni Giovanni Malagò ha annunciato che Rossi verrà ricordato con una mattonella nella “Walk of Fame” delle leggende azzurre. La cerimonia avverrà il 7 luglio in via delle Olimpiadi, sarà presente anche Federica Cappelletti, moglie del campione scomparso lo scorso 9 dicembre.
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dario franceschini 6
Franceschini, con l’Unesco c’è la sua Ferrara
Dario Franceschini non poteva mancare all’inaugurazione di una mostra fotografica nella quale viene immortalata la sua Ferrara. E così ieri mattina il ministro per la Cultura si è presentato a palazzo Poli, a Fontana di Trevi, per visitare in anteprima l’esposizione “Città sospese. Siti italiani Unesco nei giorni del lockdown”.
raffaella fico alessandro moggi
Un progetto davvero interessante, ideato da Margherita Guccione, Carlo Birrozzi e Paolo Iannelli, dove tra le firme dei professionisti dell’immagine c’è l’unica “donna fotografa” ministeriale, Francesca Lo Forte, che ha dedicato a Napoli i suoi scatti. Per tutti, la speranza è che il lockdown resti solamente un ricordo. Anche nella Ferrara di Franceschini.
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ADRIANO GALLIANI
Galliani vende i cinema romani di Fininvest
Adriano Galliani, senatore della Repubblica, oltre che amministratore delegato dell'A.C. Monza è pure presidente di Fininvest Real Estate & Services. Proprio quest’ultima società ha intenzione di vendere tre storici cinema romani che ancora fanno parte del suo portafoglio immobiliare: Fiamma, Giulio Cesare e King. “Peccato che siano delle sale cinematografiche, perché sono tutte realtà situate in zone che hanno una grande fame di parcheggi”, sottolinea maliziosamente un esperto del mondo capitolino del mattone.
silvio berlusconi e adriano galliani
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Castellina e Serafini raccontano la Fiat
Il testo che segue è estratto dal volume “La fabbrica del manifesto”, edito da Manifestolibri, di Luciana Castellina e Massimo Serafini, una raccolta di documenti, memorie di protagonisti, materiali su sindacato e politica negli anni delle lotte operaie 1969-79 mettendo al centro il ruolo avuto dal Manifesto-Pdup e dalla nuova sinistra.
luciana castellina foto di bacco
“Fummo incapaci di cogliere per tempo i caratteri, e l’efficacia, della controffensiva padronale che seguì la prima sconfitta seria, quella alla Fiat, nel 1980. I 35 giorni di resistenza e semi occupazione della fabbrica furono un’ultima spavalda resistenza. Ricordo ancora con emozione che riuscii allora, per la prima volta, a vedere le carrozzerie di Mirafiori dal di dentro e non come sempre arrampicandomi al muro di cinta. Perché potemmo, invitati dagli operai, fare un vero comizio dentro il recinto. Ma la soddisfazione durò poco: la marcia dei 40 mila pose fine a tutto”. Amen.