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    I VELENI DI FERRONI - DA PALAZZO CHIGI SI STA PENSANDO A UNA MOSSA CHE QUALCUNO DEFINISCE “L’ATOMICA DI DRAGHI”: RENDERE OBBLIGATORIO IL “GREEN PASS” PER ACCEDERE AI SEGGI ELETTORALI! L’ELENCO DEI DUBBI, PER ALCUNI ESPERTI, È LUNGO: “TOCCHEREBBE ALLESTIRE DEI SEGGI ALL’APERTO, DEDICATI AI NO-VAX. QUESTO PERÒ NON GARANTIREBBE LA SEGRETEZZA DEL VOTO, SAREBBE UNA SCHEDATURA” – LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI: "RICOSTRUZIONI PRIVE DI FONDAMENTO"


     
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    P.Chigi, falso che serva Green Pass per seggi elettorali
    (ANSA) - ROMA, 27 LUG - Sono prive di fondamento le ricostruzioni relative all'intenzione del governo di rendere obbligatoria la certificazione Green pass per accedere ai seggi elettorali. Così fonti di Palazzo Chigi.

     

    Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”

     

     

    mario draghi 2 mario draghi 2

    DRAGHI PREPARA L’ATOMICA, GREEN PASS PER POTER VOTARE

    Il green pass ormai c’è. Ma il premier Mario Draghi certo non si ferma al primo atto, ovvero all’obbligo di esibire il certificato verde per accedere ai ristoranti e agli spettacoli. Il secondo atto è già annunciato, con il pass che diventerà indispensabile per salire su treni a lunga percorrenza, aerei e traghetti.

     

    C’è però un terzo atto, che sta facendo impazzire alcuni giuristi: rendere obbligatoria la certificazione per accedere ai seggi elettorali. Una mossa che da Palazzo Chigi qualcuno sta spifferando da ieri pomeriggio, definendola come “l’atomica di Draghi”.

     

    ELEZIONI AMMINISTRATIVE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

    Una parziale anticipazione l’ha già fornita il segretario del Pd Enrico Letta, che vuole in lista solo candidati vaccinati. Dall’elettorato passivo a quello attivo però il cammino è breve. Ma quello di andare a votare solo con il pass “pone seri rischi di incostituzionalità”, afferma un professore universitario che si sta occupando del tema, “perché il diritto al voto non può essere limitato da nessuno”.

    mario draghi in conferenza stampa mario draghi in conferenza stampa

     

    E l’elenco dei dubbi, per l’accademico, è lungo: “C’è una corrente di pensiero che vuol bypassare il problema facendo entrare nelle scuole solo i vaccinati, e quindi toccherebbe allestire dei seggi all’aperto, fuori dagli istituti, dedicati ai no-vax. Questo però non garantirebbe la segretezza del voto, sarebbe una schedatura: aprendo quelle urne si conoscerebbero esattamente le tendenze politiche dei non vaccinati.

     

    Ma esiste anche un altro problema, che nascerà con il ‘secondo atto’: sono tanti quelli che hanno la residenza, per esempio, a Roma, ma vivono a Milano, Palermo, Torino, in località comunque distanti dal seggio, e che puntualmente usufruiscono degli sconti per tornare a votare a casa grazie al treno.

    GREEN PASS STAZIONE GREEN PASS STAZIONE

     

    A questi bisogna assicurare la possibilità di salire a bordo dei convogli a lunga percorrenza anche senza il pass.

     

    Certo, se si vorrà negare comunque il voto ai no-vax, il pasticcio diventerà ancora più grande. Sarebbe come dire che a una parte della popolazione è vietato votare per motivi sanitari: questo creerebbe seri problemi di ordine pubblico”. Un altro lavoro per il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese...

     

    BERNABO' BOCCA FEDERALBERGHI BERNABO' BOCCA FEDERALBERGHI

     

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    BOCCA DIVENTA FRANCESCHINIANO

     

     

    “Nei miei alberghi voglio solo clienti vaccinati”, ha detto Bernabò Bocca, patron del gruppo Sina Hotels.

     

    VIRGINIA RAGGI BERNABO BOCCA VIRGINIA RAGGI BERNABO BOCCA

    “Bobo è diventato un seguace del ministro Dario Franceschini”, ha commentato un forzista, “sarà un caso ma questa dichiarazione è stata pronunciata ora, dopo che l’albergo di piazza Barberini, il Bernini Bristol del gruppo Sina Hotels, è stato scelto come sala stampa del prossimo G20 della cultura”. Dove i giornalisti potranno accedere solo con green pass e tampone. Per chi non lo ricordasse, Bocca è stato senatore di Forza Italia.

     

     

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    DADONE AIUTA LA RAGGI CON UN CONTEST

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    Raccontare Roma: è il contest ideato dal ministro per le politiche giovanili Fabiana Dadone per i 150 anni della capitale. Realizzata dalla struttura di missione della presidenza del Consiglio dei ministri, l’iniziativa è vista dal Pd come un “aiuto a Virginia Raggi”.

     

    Ma di che si tratta? Entro il 30 agosto, e quindi in piena campagna elettorale per il Campidoglio, i giovani tra i 18 e i 26 anni potranno presentare una domanda di partecipazione, con audio-video, proposte di street art, light art, di riqualificazione di verde pubblico, racconti illustrati ed inediti. Ricchi premi in palio: 7 mila euro per ogni categoria.

    GREEN PASS STAZIONE GREEN PASS STAZIONE

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