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    I VELENI DI FERRONI – LORENZO GUERINI CERCA ENERGUMENI: IL MINISTERO DELLA DIFESA HA APERTO UNA PROCEDURA DI GARA PER “IL SERVIZIO DI MANOVALANZA” – FRANCESCHINI TIRA FUORI 35 MILIONI PER PALAZZO SILVESTRI RIVALDI -  L’AMBASCIATORE AMERICANO EISENBERG A CENA CON SALINI, LA LEZIONE DI SGABRI SULLA MORTE A PINZOLO E LA BONETTI IN VISITA PRIVATA A ERCOLANO


     
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    Gianfranco Ferroni per “il Tempo”

     

    Guerini ha bisogno di manovalanza

     

    Lorenzo Guerini Lorenzo Guerini

    Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini cerca energumeni. Un avviso di gara del suo dicastero, e precisamente della direzione generale di commissariato e di servizi generali, II reparto, III divisione, ha aperto una procedura di gara per “l’aggiudicazione dell’appalto per il servizio di manovalanza occasionale ed urgente connessa e non ai trasporti per esigenze centrali del ministero della Difesa”.

     

     

    Per il 2021 viene richiesto, per la somma di 245mila euro, di assicurare “da parte dell’impresa aggiudicataria, prestazioni di manovalanza per le attività dei magazzini, opifici, enti, mezzi navali ed aeroportuali militari, ivi comprese le movimentazioni di materiali che dovranno avvenire con attrezzature tecniche della ditta”.

     

     

    Le operazioni “saranno eseguite per qualsiasi genere e specie di materiale, merci e derrate, di qualsiasi natura, forma volume peso compresi esplosivi, carburanti, lubrificanti e munizioni, restando a carico dell’impresa contraente, oltre all’organizzazione ed al rischio, tutte le responsabilità derivanti dalle norma in vigore”.

    LORENZO GUERINI GIUSEPPE CONTE LORENZO GUERINI GIUSEPPE CONTE

     

     

    E il “servizio comprende, le operazioni di carico e scarico dei materiali, la composizione e la scomposizione dei colli, l’appillaggio e il disappillaggio dei materiali in arrivo e partenza, da e nei vagoni ferroviari, automezzi, aeromobili, e mezzi navali (navi, bettoline, pontoni, chiatte, ecc…) e negli edifici militari, sia lo spostamento di materiali nell’interno dello stesso locale oppure da un locale o da un piano all’altro dello stesso edificio militare, oppure tra diversi edifici nonché tutte le attività complementari alle predette e la messa a disposizione di mezzi e strumenti necessari ad assolvere all’obbligo contrattuale”. Un lavoro di grande fatica, indubbiamente.

     

     

    l ambasciatore americano lewis m eisenberg (2) l ambasciatore americano lewis m eisenberg (2)

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    Eisenberg? E’ a cena con Salini

     

     

    L’ambasciatore degli Stati Uniti Lewis Michael Eisenberg stima moltissimo il costruttore Pietro Salini.

     

    Un consenso che nasce a Washington, dove per Salini qualcuno vede un futuro in politica. Intanto, nel ristorante “Pierluigi”, a due passi da via Giulia, Eisenberg e Salini cenano amabilmente, con un menù a base di pesce.

    pietro salini inaugurazione nuovo ponte di genova pietro salini inaugurazione nuovo ponte di genova

     

    Un modo per evocare una città marinara come Genova, dove il numero uno di Salini Impregilo ha realizzato il ponte San Giorgio.

     

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    Bonetti a Ercolano: c’era una volta la famiglia…

     

    Elena Bonetti, ministro per le pari opportunità e la famiglia, ieri ha visitato il parco archeologico di Ercolano. Il sito, dalla riapertura al pubblico, dopo il lockdown, ha registrato un graduale e costante incremento dei visitatori, tanto da richiedere periodicamente l'ampliamento delle fasce di contingentamento dei visitatori.

     

    elena bonetti e la pizza elena bonetti e la pizza

    Il ministro Bonetti, in visita privata, ha potuto passeggiare per le strade del complesso archeologico: "Un sito che va abitato, camminato, incontrato. Proprio in questa città un sito di questo tipo rappresenta il segno della bellezza e della cultura che riabilita a dignità piena l'intero territorio, rappresentando un'occasione di riscatto ma anche di ripartenza come segno importante per tutta l'Italia". In effetti il ministro non ha sbagliato a visitare Ercolano: la famiglia, con questo governo, è trattata come un reperto archeologico.

     

    ELENA BONETTI ELENA BONETTI

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    Pinzolo, lezione di Sgarbi sulla morte

     

    Vittorio Sgarbi sale sui monti. Prima un’attenta e approfondita visita a tutte le chiese della Val Rendena affrescate dai Baschenis: da Javrè, nel Comune di Porte di Rendena, fino a Sant’Antonio di Mavignola, frazione del Comune di Pinzolo, passando per San Giovanni a Massimeno.

     

    Poi, dando le spalle alla “Danza macabra” affrescata da Simone II Baschenis sulla facciata a mezzogiorno di San Vigilio, un lungo intervento che ha colto nel “Ballo della morte” e nelle numerose chiese cimiteriali della valle, l’occasione per ribadire il suo pensiero critico sulla gestione della pandemia da Covid-19 e il lockdown. Per Sgarbi, “la morte è parte della vita, anche Cristo è colpito a morte.

     

    VITTORIO SGARBI VITTORIO SGARBI

    La morte è democratica. La morte è normale. È per tutti. Avevo 12 o 13 anni quando i miei genitori mi portarono a Madonna di Campiglio in vacanza e con loro andai a vedere le chiese di Santo Stefano e San Vigilio. Il corteo della morte, che vedo oggi rimasto integro, l’ho portato con me”.

     

    L’incontro, introdotto dai figuranti del Filò da la Val Rendena, è stato organizzato dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena che ha colto l’occasione per ringraziare anche le associazioni, le parrocchie e i volontari che garantiscono, soprattutto in estate, l’apertura delle chiese dei Baschenis e le visite guidate ai tesori dell’arte.

     

    dario franceschini con la mascherina 4 dario franceschini con la mascherina 4

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    Franceschini, 35 milioni per palazzo Rivaldi

     

    Si chiama palazzo Silvestri Rivaldi, è uno dei tanti edifici abbandonati da decenni a Roma. L’imponente costruzione rinascimentale sorge di fronte alla Basilica di Massenzio, su ciò che rimane dell’antica Velia, e versa da troppo tempo anni in stato di colpevole abbandono.

     

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    Un intervento di oltre 35 milioni di euro permetterà di restaurarlo e restituirlo alla città. Il palazzo si prepara così ad ospitare la Scuola di alta formazione del Mibact. Gli oltre 7mila metri quadrati del complesso architettonico edificato con un progetto di Antonio da Sangallo il Giovane sono stati testimoni e vittime di vandalismi e occupazioni: “autogestito” negli anni settanta del secolo scorso dai centri sociali, secondo alcuni quei monumentali saloni dell’allora “convento occupato” avrebbero ospitato Aldo Moro negli ultimi giorni della sua prigionia, per essere assassinato e trasportato nella vicinissima via Caetani.

     

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    Dal Colosseo sarebbe bastato attraversare piazza Venezia, con il corpo del leader democristiano nel bagagliaio della Renault 4 rossa, per raggiungere la strada situata a due passi da via delle Botteghe Oscure. Nel 1978 via dei Fori Imperiali non era vietata al traffico. Ma riusciremo mai a sapere la verità sul caso Moro?

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