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    “ERA SEMPRE NEL PASSEGGINO, TROPPO TRANQUILLA, SEMBRAVA INTONTITA” – I VICINI DI CASA DI ALESSIA PIFFERI, LA DONNA CHE HA ABBANDONATO LA FIGLIA DI 18 MESI PER UNA SETTIMANA, FACENDOLA MORIRE, ADOMBRANO L’IPOTESI CHE LA PICCOLA VENISSE DROGATA. E IN EFFETTI IN CASA C’ERANO BOCCETTE DI BENZODIAZEPINE QUASI VUOTE – LA DONNA NON HA MAI CERCATO IL PADRE DELLA FIGLIA: UN MATRIMONIO ALLE SPALLE E UNA RELAZIONE NATA SU TINDER TRA ALTI E BASSI, LEI STESSA NON AVEVA MAI ACCETTATO LA MATERNITÀ. NON ERA LA PRIMA VOLTA CHE LASCIAVA LA BIMBA SOLA PER GIORNI. MA QUESTA VOLTA È MORTA DI STENTI, DOPO AVER BEVUTO IL BIBERON ED ESSERSI STRAPPATA VIA IL PANNOLINO…


     
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    Andrea Siravo e Monica Serra per “la Stampa”

     

    alessia pifferi alessia pifferi

    I vestitini rosa della piccola Diana sono ancora appesi davanti alla finestra sul retro. C'è una magliettina, un pantalone, un lenzuolo. Minuti, proprio come lo era lei col suo anno e mezzo, oramai senza vita nel lettino. Addosso neppure il pannolino, che la bimba si era strappata via. Accanto soltanto un biberon vuoto.

     

    Quando mercoledì mattina sono arrivati i soccorsi del 118 in questo bilocale al primo piano di una casa di corte dai muri bianchi un po' scrostati alla periferia di Milano, nel quartiere Ponte Lambro, l'hanno trovata così. Sembrava quasi una morte in culla.

     

    La madre, Alessia Pifferi, 36 anni, all'inizio diceva di averla lasciata con la baby sitter, che però si era allontanata e che non riusciva più a trovare. E invece in quella casa di cinquanta metri, piena di oggetti ma col frigo vuoto, una baby sitter non aveva mai messo piede.

     

    la casa dove e stata trovata morta la piccola diana a ponte lambro 5 la casa dove e stata trovata morta la piccola diana a ponte lambro 5

    La donna aveva abbandonato la piccola Diana giovedì della settimana scorsa in quella culla con le protezioni alte, un biberon pieno di latte e niente più, per andare a stare una settimana dal compagno, a Leffe, in provincia di Bergamo. E non era la prima volta che lo faceva. Solo che questa volta la bimba è morta. «Di stenti e per mancanza del necessario accudimento» ipotizzano gli investigatori in attesa dell'autopsia.

     

    Un omicidio volontario premeditato, secondo il pm di turno Francesco De Tommasi che nella notte tra mercoledì e ieri ha firmato il fermo della trentaseienne dopo averla a lungo interrogata.

     

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    «Sapeva che così la piccola poteva morire? » , le ha chiesto. E lei, senza mai versare una lacrima, ha risposto solo: «Sì». «E come giustifica quel che ha fatto? » .

    Alessia Pifferi non ha aggiunto una parola.

     

    «Si atteggiava a fare la diva», dicono ora le anziane vicine sedute in cerchio a godere dell'ombra del giardino a pochi passi dalla corte. Qualcuna di loro ha legato al cancello dei palloncini bianchi. C'è scritto: «Diana piccolo angelo».

     

    «Qui siamo tutti sconvolti», scuote la testa un'anziana. Aggiunge l'altra, in ciabatte e gonna lunga: «Quella bambina era sempre nel passeggino, troppo tranquilla per la sua età, silenziosa, sembrava intontita». E in effetti i poliziotti della Squadra mobile di Milano, diretti da Marco Calì, nella cucina hanno sequestrato una boccetta di benzodiazepine vuota per tre quarti.

    la morte della piccola diana a ponte lambro la morte della piccola diana a ponte lambro

     

    La trentaseienne avrebbe detto che non sono sue, che non le ha mai usate, che le ha lasciate lì un suo amico Ma per verificare le sue parole, che spesso si sono contraddette, il medico legale dovrà capire se in qualche modo ha fatto ingerire i farmaci alla piccola per tenerla buona in sua assenza. Anche perché nessuno dei vicini, in questi sette interminabili giorni, ha sentito i pianti di Diana, i suoi lamenti.

     

    la casa dove e stata trovata morta la piccola diana a ponte lambro 4 la casa dove e stata trovata morta la piccola diana a ponte lambro 4

    «Pensavamo fossero in vacanza», racconta una adolescente che, con la sua numerosa famiglia sinti, vive al piano di sotto. Dice anche che mercoledì mattina, quando Pifferi è tornata a casa e ha chiesto aiuto a una dirimpettaia che ha poi chiamato i soccorsi, l'ha sentita pronunciare queste parole: «Sono una buona mamma, non sono una delinquente».

     

    La piccola, che porta il suo cognome, non ha mai conosciuto il papà. Pifferi avrebbe scoperto la gravidanza, che non aveva cercato, quando Diana stava per nascere. O almeno così ha raccontato agli investigatori. E lei, con la sua vita disordinata, un matrimonio alle spalle e una relazione nata su Tinder che andava avanti tra alti e bassi, probabilmente questa figlia non l'ha mai accettata.

     

    la casa dove e stata trovata morta la piccola diana a ponte lambro 2 la casa dove e stata trovata morta la piccola diana a ponte lambro 2

    Disoccupata, orfana di padre, con una sorella che non sentiva da qualche mese, una mamma che abita lontano da qui, viveva da sola con la piccola. In questi sette giorni è anche tornata a Milano, per accompagnare il compagno a sbrigare impegni di lavoro, ma non è passata da casa: «Eravamo stati insieme anche altri weekend - ha spiegato lui -. Mi diceva, ogni volta, che Diana era con la nonna. Oppure con la baby sitter».

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