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    TORNA L'INCUBO ATTENTATI IN EUROPA /2 – IERI A MILANO UN 33ENNE NORDAFRICANO HA PRESO A PUGNI TRE PERSONE URLANDO "ALLAH AKBAR". IL BILANCIO E' DI 1 FERITO – L’ATTACCO NEL POMERIGGIO A VIALE MONZA, ZONA A NORD DELLA CITTÀ E AD ALTA DENSITÀ MUSULMANA – L’UOMO, CHE AVEVA UNA COPIA DEL CORANO IN MANO, È STATO BLOCCATO DALLA POLIZIA E…


     
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    Estratto dell'articolo di Andrea Bulleri, Andrea Campione, Claudia Guasco per “Il Messaggero”

     

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    […] A Milano un uomo si è scagliato contro tre persone urlando "Allah akbar" e ne ha ferita una. Nel via vai pomeridiano di viale Monza, zona a nord di Milano ad alta densità musulmana, il nordafricano con la tunica pareva uno dei tanti abitanti del quartiere. Fino a che non ha scatenato il terrore.

     

    Con una copia del Corano in mano si è gettato contro tre passanti, prendendoli a pugni e gridando Allah Akbar, Dio è grande, proclama che precede attentati di matrice islamica. È stato bloccato dalla polizia ed era in tale stato di alterazione che, per precauzione, è stato trasportato al Policlinico.

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    L'aggressione è avvenuta attorno alle 14,30, a colpire è stato un uomo di 33 anni che agli agenti ha detto di essere egiziano: irregolare, ha precedenti in materia di immigrazione e soprattutto manifesta una spiccata ostilità nei confronti dell'Occidente. Espressa in ospedale prima e agli agenti poi con frasi di odio e di disprezzo verso un mondo che considera nemico, un sentimento di animosità che lo avrebbe spinto a passare all'azione, prendendo di mira tre passanti a mani nude.

     

    Ad avere la peggio è stato un ecuadoriano di 44 anni ferito al volto, chi ha assistito alla scena racconta di momenti di paura, molti temevano un agguato terroristico: «Ha gridato Allah Akbar, indossava una lunga tunica e a un tratto si è messo a picchiare chi gli stava intorno. Poi è entrato nella nostra panetteria e abbiamo provato a calmarlo, fino a quando è andato via».

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    Le dipendenti della gelateria accanto si sono barricate all'interno: «Eravamo spaventate. Quell'uomo in abito islamico urlava, c'erano persone che si azzuffavano. Ci siamo chiuse dentro». Ora il nordafricano è in questura e sull'aggressione indaga anche la Digos.

     

    Il timore, però, è che episodi del genere possano ripetersi. Nessun segnale concreto di emergenza immediata, mette in chiaro Piantedosi da Firenze, ospite della festa del Foglio. Eppure il ministro non nasconde che «ce n'è quanto basta per mantenere altissimo il livello dell'attenzione». Tanto più dopo le immagini che nelle stesse ore arrivano dalla Francia. Ecco perché l'attenzione, ora, si concentra anche su possibili infiltrazioni di violenti tra chi arriva in Italia via barcone.

     

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    […] «Nei mesi scorsi spiega senza farne troppo clamore, abbiamo intercettato qualche personaggio già noto agli atti che manifestava elementi di preoccupazione». Sbarcato, appunto, insieme ad altri migranti. Ma che le forze di polizia e di intelligence di Roma hanno saputo individuare. Intanto, nel comitato per l'ordine e la sicurezza di ieri al Viminale è stata stilata la lista dei potenziali target sensibili.

     

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    Si tratta di 28.707 luoghi, alcuni dei quali (205) riconducibili a Israele, come sinagoghe o ambasciate. Gli altri siti, invece, vanno da monumenti, piazze e chiese dal forte impatto simbolico (come San Pietro a Roma) ai palazzi delle istituzioni, dai principali musei del Paese fino ai grandi luoghi di aggregazione (come stazioni ferroviarie e aeroporti […]

     

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