Estratto da www.lastampa.it
giorgia meloni alla camera
In vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani, oggi alla Camera parlerà la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nel pomeriggio, intorno alle 15, è in programma il question time. Uno dei temi più caldi in discussione è certamente il sostegno all’Ucraina, in particolare in riferimento all’appoggio militare e sul rifornimento di armi.
La premier tira dritto, ma incassa in gelo degli alleati della Lega. Ieri, in Senato, la maggioranza si è divisa sul sostegno militare a Kiev. Alle frasi, nette, con cui Meloni assicura aiuti a Kiev, non s’unisce il coro armonioso degli alleati. Forza Italia torna a chiedere con insistenza una «soluzione politica» al conflitto, mentre la Lega è allarmista: «La corsa ad armamenti sempre più potenti – dice in aula il capogruppo Massimiliano Romeo – porta il rischio di un incidente da cui non si può tornare indietro».
salvini putin conte
È probabile che il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte replichi, poi, alle pesanti accuse che la premier ha indirizzato, ieri, ai 5S: «Falso dice che si sottraggono risorse ai cittadini» aveva detto Meloni.
Meloni in aula Camera, ministri Lega assenti
Giorgia Meloni siede al suo posto, al centro dei banchi del Governo, nell'aula della Camera nel corso del dibattito sulle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul prossimo Consiglio europeo. Al suo il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il titolare degli Affari europei Raffaele Fitto. Assenti i ministri della Lega, nonostante stia parlando un deputato del Carroccio, Stefano Candiani. L'aula, in ogni caso, non registra il tutto esaurito. Diversi gli scranni vuoti, eccezion fatta pere file di FdI.
TROP GUN - MEME SU MELONI E ZELENSKY BY GIAN BOY
[…] M5s, su invio armi maggioranza divisa, promuovere negoziati pace
Sull'invio di armi all'Ucraina "la maggioranza è divisa. La Lega ha votato, ma almeno a parole ha preso le distanze da questo invio. Lo accetta perché è in maggioranza, ma è in disaccordo. Detto questo, è chiaro che le parole della Schlein prima della sua elezione sono molto vicine se non uguali al M5S sul tema guerra.
Noi, pur essendo con l'Europa, mettiamo in discussione la strategia dell'Ue che in questo momento non sta facendo nulla se non inviare armi. E noi riteniamo che questa strategia in quest'anno non abbia funzionato". Così Michele Gubitosa, deputato del M5S, intervenuto su Radio Cusano Campus.
"Siamo partiti per inviare aiuti militari, sanitari - ricorda - poi man mano hanno chiesto armi sempre più potenti, oggi si parla di caccia, la Meloni non ha escluso l'invio di militari. Noi rischiamo addirittura di inviare i nostri soldati in guerra. Noi siamo a favore dell'apertura di negoziati seri di pace. L'Italia doveva essere promotrice in Europa di negoziati di pace. Qualcuno forse pensa che questa guerra possa finire con la vittoria militare dell'Ucraina su Putin? Allora la Meloni ci dica chiaramente che siamo in guerra".
ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE
"L'Italia la sua parte la deve fare in Europa - prosegue Gubitosa - l'Italia può far cambiare la strategia all'Europa invece l'unica cosa che fanno Italia e Europa è mandare miliardi di euro per le armi all'Ucraina. Quando ho chiesto dove prendiamo questi soldi, la Meloni ha detto: lo stiamo facendo a costo zero, perché inviamo le armi che già abbiamo. Però se i nostri militari hanno delle armi ce l'avranno per un motivo, se tu le invii in Ucraina tu devi ricomprarle". "La Meloni non è in modalità presidente del Consiglio, è ancora in modalità propaganda. Lei alla Camera fa i comizi, però in Europa va con il cappello in mano a dire sì a tutto", conclude.
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