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    BRUSH HOUR/ LA GIORNATA POLITICA IN UN COLPO DI SPAZZOLONE - MA DESAPARECIDA DE’ CHE? IERI SERA LA SANTADECHÈ E’ TORNATA AD ARCORE E HA PIAZZATO, INSIEME AL GRANDE MACELLAIO VERDINI, UN COLPO MICIDIALE AI SOGNI DI GLORIA DI GIOVANNI TOTI


     
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    Francesco Bonazzi per Dagospia

    DANIELA SANTANCHE DENIS VERDINIDANIELA SANTANCHE DENIS VERDINI

    Ma desaparecida de' che? Ieri sera i tacchi di Daniela Santadechè sono tornati a sferragliare sui pavimenti della reggia di Hardcore e hanno piazzato, insieme al Grande Macellaio Verdini Denis, un colpo micidiale contro i sogni di gloria di Giovanni Toti.

    Il Cavaliere, già affaticato dalla decisione del siluramento di Allegri sulla panchina del Milan, ha ascoltato ogni possibile lamentela di falchi e Pitonessa sull'arrivo del direttore del Tg4 ai vertici di Forza Italia e si è sostanzialmente rimangiato il grande ribaltone che la settimana scorsa sembrava cosa fatta.

    Oggi, con un comunicato ufficiale chiestogli dalla crescente fronda interna, il Banana ha ammesso che non ci sarà nessun coordinatore unico e ha tenuto il punto soltanto nel passaggio in cui ha ricordato che, comunque, "servono volti nuovi". Tanto "volti nuovi" non vuol dire "capi nuovi".

    MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DENIS VERDINI DANIELA SANTANCHEMANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DENIS VERDINI DANIELA SANTANCHE

    Anzi. Adesso bisogna vedere come uscirà dall'angolo il pacioso Toti, che prima di Natale fece l'imprudenza di dichiarare al Corriere che lui non avrebbe certo lasciato la sua poltrona direttoriale per fare "solo" il capo della comunicazione del partito.

    Il paradosso è che l'andata via degli alfanoidi non ha riportato né un minimo di ordine né un briciolo di serenità in Forza Italia. E così, più passano le settimane e più appare chiaro che quello che fa più casino di tutti è il Principale, perennemente indeciso e incapace di troncare i legami con chiunque.

    SANTANCHE ENTRA AD ARCORESANTANCHE ENTRA AD ARCORE

    Poi c'è il paradosso nel paradosso: nel Nuovo centrodestra provano a giocarsi la partita sulla legge elettorale, ma quasi tutti aspettano le mosse di Berlusconi nel partito per capire come e quando tornare all'ovile. A cominciare da Alfano. Il vicepremier, come ministro degli Interni, oggi ha avuto un'altra giornataccia.

    Sono uscite le sue affettuose telefonate con Salvatore Ligresti del maggio 2011 (a Roma è inquilino di Fonsai) e un osso duro come il renziano Giachetti gli ha chiesto di smentire le dichiarazioni rese alla magistratura dal suo ex capo di gabinetto Procaccini sul caso Ablyazov.

    NUNZIA DE GIROLAMONUNZIA DE GIROLAMOIL CAPODANNO DI SILVIO BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALEIL CAPODANNO DI SILVIO BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALE

    E sempre dal fronte renziano arriva l''interrogazione parlamentare urgente che costringerà, probabilmente già venerdì, Nunzia De Girolamo a chiarire il proprio ruolo sugli appalti della sanità a Benevento.

    Del resto, in attesa che Enrico Letta torni dal Messico e a tre giorni dalla direzione del Pd che proverà a dettargli l'agenda, sono giusto gli scandali che possono garantire qualche brivido a un Palazzo cloroformizzato dal ritorno sulla scena di Giorgio Napolitano.

     

    SILVIO BERLUSCONI E ANGELINO ALFANOSILVIO BERLUSCONI E ANGELINO ALFANO
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