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    “SE NON TI BUTTI DI SOTTO TE, LO FACCIAMO NOI” - IL 38ENNE ACCUSATO DELL’OMICIDIO DI SILVANA ARU, 71 ANNI, UCCISA A MARTELLATE, STAVA PER ESSERE LANCIATO DAL SECONDO PIANO DAL FIGLIO DELLA VITTIMA E DA ALCUNI SUOI AMICI - L’UOMO È STATO BECCATO SUL LUOGO DEL DELITTO E LO HANNO SALVATO I CARABINIERI – IL RACCONTO DEI VICINI: “ABBIAMO SENTITO CHE GRIDAVA AIUTO, POI SENTIVAMO DEI RANTOLI...” – COSA C’È DIETRO L’OMICIDIO DELLA 71ENNE? LA PISTA DELLO SPACCIO O DEI DEBITI


     
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    Estratto dell’articolo di Marco Carta per “La Repubblica”

     

    lanciarsi dalla finestra lanciarsi dalla finestra

    «Se non ti butti da solo lo facciamo noi». La giustizia fai da te sventata dall’arrivo dei carabinieri. Spartaco Salvatori, il 38enne accusato di aver ucciso la 71enne Silvana Aru a martellate, sarebbe stato costretto a spogliarsi e poi incitato a gettarsi dal secondo piano. Una vendetta al di fuori di ogni regola che non si è concretizzata solo per una questione di minuti. «Avevano già alzato le serrande».

     

    A trovare l’uomo venerdì sera all’interno dell’abitazione di via Rocca Fiorita, poco distante da Tor Bella Monaca, è stato il figlio insieme ad alcuni amici. A loro, Salvatori, in stato confusionale e forse anche sotto effetto di stupefacenti, avrebbe detto di essere innocente: «Ero venuto a portarle dei soldi. L’ho trovata già in questo stato». Ma la sua giustificazione non è stata ritenuta credibile dai carabinieri di Tor Bella Monaca che lo hanno arrestato in flagranza di reato per omicidio volontario. L’uomo, al momento, non ha spiegato cosa sia accaduto, ma gli investigatori ritengono di avere sufficienti prove sulla sua colpevolezza.

     

    CARABINIERI A ROMA PRIMAVALLE CARABINIERI A ROMA PRIMAVALLE

    Nello zaino di Salvatori è stato trovato il martello insanguinato con cui ha massacrato la 71enne, un coltello, delle fascette e il telefono della vittima. L’ipotesi principale è che abbia cercato di fare una rapina, ma tanti continuano a essere i punti oscuri della vicenda, in cui la violenza perpetrata sembra essere completamente sproporzionata rispetto al movente fino ad ora emerso. Non si esclude che l’omicidio possa essere maturato nell’ambito di questioni di spaccio. Anche perché nell’appartamento, fino a qualche mese fa, i vicini avevano notato un viavai continuo di frequentatori a tutte le ore. Il viavai si sarebbe interrotto con la detenzione in carcere di uno dei figli.

     

    Oltre alla droga, c’è anche la pista dell’usura, come indicato da alcuni testimoni. Salvatori potrebbe aver contratto un debito con uno dei familiari. Ma su questa pista i carabinieri al momento non hanno trovato alcuna conferma. Anche perché all’interno della casa non sono stati trovati i soldi che l’uomo sostiene di aver portato alla donna.

     

    ARRESTO CARABINIERI ARRESTO CARABINIERI

    Nelle sue tasche, però, il figlio della vittima ha scoperto alcuni gioielli di proprietà della madre. Silvana Aru conosceva Salvatori, amico dei figli. E sarebbe stata lei ad aprirgli la porta. Quello che è successo dopo è un mistero.

     

    «Abbiamo sentito che gridava aiuto, poi sentivamo dei rantoli, come se avesse la bocca tappata». Silvana è stata colpita in bagno vicino alla lavatrice, poi trascinata davanti alla porta. E, fino a quando ha avuto la forza, ha chiesto aiuto sbattendo con la mano sul pavimento. I vicini hanno provato ad aprire la porta, allertando al tempo stesso il figlio e le forze dell’ordine. La scena che si sono trovati di fronte i carabinieri è quella di un massacro. […]

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