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    CROCE E MESTIZIA - IL 39ENNE SIMONE DI SANTE SI È INTASCATO QUASI 116MILA EURO RIVENDENDO 50 TONNELLATE DI CROCI, VASI E STATUE DI BRONZO E OTTONE, RUBATE DAI LOCULI DEL CIMITERO DEL VERANO - I FATTI RISALGONO AL BIENNIO 2012-2014, E ORA L’UOMO È FINITO A PROCESSO. I FURTI ERANO PASSATI INOSSERVATI, FINCHÉ L’AMA NON SI È ALLARMATA DALLE CONTINUE PROTESTE DEI FAMILIARI DEI DEFUNTI…


     
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    Giulio De Santis per il "Corriere della Sera - Edizione Roma"

     

    ornamenti funebri rubati nei cimiteri di roma ornamenti funebri rubati nei cimiteri di roma

    Le tombe del Verano e di Prima Porta saccheggiate e profanate allo scopo di arricchirsi. Croci, vasi d'ottone, statue, monili d'ottone e bronzo. Oggetti semplici, dall'intenso valore affettivo lasciati nei loculi dai familiari dei defunti come ricordi che, venduti a una ditta dopo essere stati rubati, hanno permesso a Simone Di Sante di intascare 115.940 euro.

     

    croci rubate dalle tombe al verano croci rubate dalle tombe al verano

    Questa l'accusa contestata al 39enne, ora sotto processo per furto. A comprare gli oggetti, è stato - secondo l'accusa - Augusto Terenzi, titolare della ditta Se.Met., specializzata nel recupero di metalli preziosi. L'uomo però non è imputato nel dibattimento. In un primo momento era stato indagato con l'accusa di concorso in furto con Di Sante.

     

    furti cimitero prima porta roma furti cimitero prima porta roma

    Poi la posizione è stata stralciata. I saccheggi risalgono al biennio tra il settembre del 2012 e il gennaio del 2014. Da tipico ladro il modo in cui Di Sante avrebbe sottratto gli oggetti. Si sarebbe addentrato nei cimiteri di notte, scavalcando il muro di cinta. Una volta dentro con l'attrezzo del mestiere, il piede di porco, ha vagato tra un loculo e l'altro alla ricerca di oggetti di valore.

     

    croci rubate dalle tombe al verano croci rubate dalle tombe al verano

    Trovata una croce di bronzo o d'ottone l'ha staccata, infilata in un borsone e poi ha continuato il giro. Una profanazione dopo l'altra mettendo in secondo piano le profonde ferite provocate nei familiari di chi non c'è più. Per altro, mai i beni sottratti hanno superato il valore di poche centinaia di euro l'uno.

     

    Ma è l'insieme dei furti che ha permesso al ladro di guadagnare: il compratore, secondo l'accusa, sarebbe stato disposto a sborsare cifre importanti. Dal Verano Di Sante avrebbe portato via arredamenti cimiteriali pagati 62.238 euro dalla Se.Met.. Mentre le croci e le statuette di Prima Porta avrebbero fruttato al ladro 53.702 euro.

    croci rubate dalle tombe al verano croci rubate dalle tombe al verano

     

    Notevole anche lo sforzo fisico compiuto da Di Sante. Il peso degli oggetti portati via dal Verano è stato stimato in 26.266 chili. Così divisi: 24.258 chili di ottone e 1.808 di rame. A Prima Porta invece ha rubato 22.933 chili di rame e 1.729 di ottone per un totale di 24.662 chili. L'ammontare dei chili di rame e ottone venduti alla Se. Met. è stato pertanto di 50.928.

     

    croci rubate dalle tombe al verano 3 croci rubate dalle tombe al verano 3

    In un primo momento i furti sono passati inosservati. Poi le proteste continue dei familiari dei defunti hanno messo in allarme l'Ama. Allertata anche dai propri addetti alla sicurezza insospettiti dagli atti di vandalismo nei loculi. Portare via alcuni monili, infatti, ha imposto al ladro di staccare con forza gli oggetti dalle tombe, rimaste sfregiate dopo il saccheggio. Di Sante è stato individuato nel gennaio del 2014.

     

    ornamenti funebri rubati nei cimiteri di roma ornamenti funebri rubati nei cimiteri di roma

    Casi simili si sono verificati nei due cimiteri nel 2010 e nel 2020. Protagonista Marco Canocchia, che ha rubato foto e ceneri di ragazze defunte. In un'occasione ha anche sottratto l'urna funeraria di Elena Aubry, la motociclista morta per colpa di una radice in via Ostiense. Nell'abitazione dell'uomo, ora di nuovo sotto accusa dopo essere stato condannato una prima volta nel 2014, sono state ritrovate ben 375 foto di ragazze decedute. Tutte rubate perché a lui piaceva vederle.

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