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    VOLATE VIE LE “COLOMBE MANNARE”, IL BANANA DEVE SPENNARE ANCHE I CATA-FALCHI PER NON RITROVARSI A CAPO DI UNA SETTA DI ESTREMISTI (FUORI VERDINI E SANTADECHE’?)


     
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    Ugo Magri per "La Stampa"

    Ora che Forza Italia è tutta sua, e ne può fare quanto più gli aggrada, Berlusconi ha un problema grosso così: non regalare ad Alfano le persone misurate e di buon senso che ancora albergano nella destra italiana. Evitare di ritrovarsi gran sacerdote di una setta estremista e fanatizzata.

    Silvio Berlusconi saluta Daniela SantanchèSilvio Berlusconi saluta Daniela Santanchè

    Smentire con i fatti di aver messo in piedi il partito «della nostalgia, del rammarico e della rabbia», come insinua abile e perfido Angelino dal salotto di Vespa. Scongiurare l'isolamento politico che è l'anticamera dell'irrilevanza, qualunque cosa tu dica o faccia non sposta una virgola.

    Tenere puntati su di sé i riflettori, senza precipitare nel «cono d'ombra» dove solitamente scivolano gli oppositori, i quali vengono cancellati dai «media» non appena cessano di far notizia. E il Cavaliere ben conosce (per averlo già provato) quel senso di depressione che colpisce chi è tagliato fuori dai giochi.

    Tra l'altro, a torto o a ragione, Berlusconi è convinto che Alfano eserciti un'influenza spropositata in Rai, nella sua triplice veste di vice-premier, di ministro dell'Interno e di capo dei «fuoriusciti». Di qui la «mission» conferita ieri a Deborah Bergamini, sua antica assistente: lanciare la controffensiva forzista sul piccolo schermo. Mettere un freno all'espansione mediatica del Nuovo centro destra.

    È la terza volta che Silvio le conferisce questo incarico. Rispetto alle passate esperienze, tuttavia, la Bergamini ha maturato una burrascosa esperienza in Rai, dove fu accusata (e successivamente prosciolta) di avere manipolato certi dati elettorali sfavorevoli al Cav. Insomma, ha imparato a conoscere le trappole di Viale Mazzini.

    DANIELA SANTANCHE SILVIO BERLUSCONI MELANIA RIZZOLI E MICHELA BIANCOFIOREDANIELA SANTANCHE SILVIO BERLUSCONI MELANIA RIZZOLI E MICHELA BIANCOFIORE

    Deborah farà pesare le «quote» che spettano a Forza Italia nell'ambito dei programmi, compresi quelli di approfondimento politico. Inoltre agirà da semaforo, cercando di veicolare da Vespa, da Floris e negli altri contenitori Rai, figure meno portate all'urlo o all'invettiva di quante se ne sono viste ultimamente. Non risulta ci sia una «black list» di nomi da mettere al bando, sebbene da Arcore sia scattata una sorta di «moral suasion» nei confronti dei più esagitati, fin qui tra gli ospiti fissi dei talk show.

    DANIELA SANTANCHE DENIS VERDINIDANIELA SANTANCHE DENIS VERDINI

    Però il mandato del Cavaliere è chiarissimo: dare la precedenza ai volti nuovi, e se proprio imberbi non sono che risultino quantomeno accattivanti, senza la bava alla bocca. Pare che i «falchetti» messi in pista dall'ala ultrà del partito gli siano piaciuti poco o punto. Lui li vuole più rassicuranti e meno incompetenti.

    Tra i «vecchi», Berlusconi apprezza un polemista spiritoso come Osvaldo Napoli. Tra i giovani, predilige quelli dalla faccia pulita, tipo il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo, o l'imprenditrice Federica Guidi, figlia dello storico vice-presidente di Confindustria. Risulta che stia svolgendo personalmente uno «screening» di moltissimi candidati, facendosi mandare pure le foto come si farebbe per un concorso di «Miss Italia» (o di «Mister Italia»), in modo da selezionare i più telegenici.

    Renato BrunettaRenato Brunetta

    Li vuole tutti professionisti, universitari, manager, dunque potenziali capaci di frenare l'emorragia di referenti sul territorio dove, poco alla volta, se ne sono andati tutti: prima con Fini, poi con Monti, adesso con Alfano che (secondo quanto risulta da fonti indipendenti) sta rastrellando non pochi amministratori locali («il tappo è saltato», brinda Cicchitto). Ieri s'è intrattenuto con un gruppo di giovani convogliati a Villa Gernetto da Marcello Dell'Utri e dal giro di Publitalia. Vent'anni fa la discesa in campo era incominciata così. Ora si annuncia una faticosa risalita.

    OSVALDO NAPOLIOSVALDO NAPOLI

     

     

    Alessandro CattaneoAlessandro Cattaneo
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