Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per la Stampa
matteo salvini
Chiudete gli occhi. Ve lo ricordate Michele Geraci, economista di casa in Cina che la Lega elevò a sottosegretario del governo gialloverde con la missione specifica di aprire il cuore di Pechino agli affari italiani?
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Ora riaprite gli occhi e guardate il video di Salvini ieri, sul palco di Udine, dove il leader allude alla corruzione cinese, lasciandosi andare così contro la decisione di Bruxelles di sfavorire l'uso dei biocarburanti per le auto green:
«Siccome all'Europarlamento hanno trovato qualcuno, guarda caso di sinistra, che aveva le valigie piene di denaro contante dei paesi islamici, chissà se fra un po' non ne troveranno anche altre piene di denaro contante che arriva dalla Cina, per votare certe leggi che sono anti-italiane e favoriscono solo il gigante Oltreoceano». A parte che dall'Italia alla Cina di oceani non ce n'è una goccia, è comunque notevole osservare il battito d'ali in Italia del vicepremier di un Paese del G7 provocare un cataclisma diplomatico dall'altra parte del mondo.
MICHELE GERACI